Di Rachele Nenzi
Chester Bennington si è suicidato nel giorno del compleanno Chris Cornell, morto 18 maggio scorso.
Il frontman della band aveva condiviso sui suoi account social un’emozionante lettera dedicata all'ex cantante dei Soundgarden
Il messaggio d'amore all'amico
"Ho sognato i Beatles la notte scorsa. Mi sono svegliato con ‘Rocky Raccoon’ nella testa e lo sguardo preoccupato di mia moglie. Mi ha detto che il mio amico era appena morto". Così Chester Bennington, cantante dei Linkin Park, si univa alla schiera di fan addolorati per la morte dell’amico Chris Cornell, il 18 maggio scorso. In una lettera via Twitter pubblicata sui social scriveva: "Pensieri su di te mi hanno invaso il cervello e ho pianto". E ancora: "Sto ancora piangendo, triste e grato per aver condiviso alcuni momenti molto speciali con te e la tua bella famiglia" scriveva Bennington con il cuore spezzato dalla scomparsa di Cornell.
Amicizia e professionalità: "Mi hai ispirato in modi che nemmeno puoi immaginare. Il tuo talento era puro e senza rivali. La tua voce era gioia e dolore, rabbia e perdono, amore e crepacuore, tutto insieme. Suppongo che è quello che siamo tutti. E tu mi hai aiutato a capirlo". E chiosa raccontando che, mentre guardava 'A day in the life' dei Beatles interpretato da Cornell che gli era tornato in mente il suo sogno.
"Mi piace pensare che eri tu che mi stavi dicendo addio a modo tuo. Non posso immaginare un mondo senza di te. Prego affinché tu possa trovare pace nella prossima vita. Mando il mio affetto a tua moglie e ai tuoi figli, amici e famiglia. Grazie per avermi permesso di essere parte della tua vita". "Non posso immaginare un mondo senza di te. Prego che tu possa trovare pace nella prossima vita". Non solo la lettera, infatti al funerale dell'amico musicista aveva intotonato una emozionante versione di Hallelujah di Leonard Cohen.
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