CACCIARI CACCIA TUTTI - "RENZI HA CAPITO CHE CON BERSANI E PISAPIA RISCHIA DI ESSERE MASSACRATO ALLE ELEZIONI - PRODI? È STATO MANDATO A CASA DUE VOLTE. IL SUO TENTATIVO DI FARE DA COLLANTE È PATETICO"

lug 2, 2017 0 comments

Di Alessandra Longo per la Repubblica

Non sarà presente fisicamente in queste ore agli incontri della sinistra, o meglio delle sinistre in travaglio, però Massimo Cacciari è sempre informatissimo dei fatti. Ha visto l' intervento di Renzi, durissimo, a tratti irridente per esempio quando l' ex premier avverte che «fuori dal Pd non c' è la rivoluzione marxista-leninista ma il Movimento 5Stelle».

Ha visto, sentito, e non ha dubbi: «Renzi ha fatto benissimo a mettere le mani avanti - dice il professore - Ma ti pare che fa la coalizione con Bersani per poi essere massacrato alle elezioni? Ma stiamo scherzando?». Cacciari è in treno, per un tratto accanto a lui si sono seduti due "militanti" diretti a Roma, alla manifestazione di Giuliano Pisapia: «Mi hanno detto: "Andiamo, vediamo, chissà"».
Senza troppe illusioni, persino un filo di stanchezza nella voce. Lui lo definisce un clima complessivamente «malinconico» quello di questa sinistra divisa e intimamente preparata alla sconfitta contro una Nuova Destra che già si profila. Cacciari, che non risparmia critiche a Renzi, è tuttavia tranchant con l' attivismo di Prodi: «È stato mandato a casa due volte. Il suo tentativo di fare da collante è patetico».

Professore, partiamo dal sondaggio di Ilvo Diamanti pubblicato ieri da "Repubblica". Il Pd tocca il livello più basso degli ultimi tre anni e il centrodestra di Forza Italia, Lega e Fratelli d' Italia è stimato al 32,9 per cento

«C' è qualcuno che si sorprende? Il trend è quello, mi pare scontatissimo. Sono dati che derivano dallo spettacolo delle continue divisioni, dalla manifesta incapacità di dar vita ad un radicamento sui territori, dalla pochezza della classe dirigente, tolto, sia pur con i suoi limiti, Matteo Renzi. Ho girato molto in questo periodo e ho registrato molta malinconia tra gli elettori della sinistra».

Malinconia, dice. Forse per questo è partita una sorta di "operazione nostalgia" e Prodi riempie le piazze.
«Ma le pare possibile? Questa idea di Prodi collante della sinistra è patetica. Ma che collante vuole fare tra Renzi e Bersani? Una risata omerica seppellirebbe tutti. Renzi se ne rende conto. Mai e poi mai può accettare una cosa del genere. A fare una coalizione così perderebbe un sacco di voti. Il vaso è frantumato e non si possono mettere insieme i cocci. Ci vuole un vaso nuovo».

Resta il fatto che il tentativo di Prodi ha creato anche delle aspettative.
«Vuoi opporre ad una sinistra che non è sinistra l' Ulivo? E allora fallo fino in fondo, fai fino in fondo l' operazione nostalgica Ulivo cento per cento. Lo dico come paradosso, però lo dico in un Paese dove i fratelli si ammazzano e la gente ama i nonni. Una lista Ulivo con Prodi potrebbe far perdere al Pd il 15, 20 per cento. Ma solo un progetto così è in grado di attirare, perché da soli, i Pisapia, i Bersani, le tante correnti, i tanti straccetti, al massimo fanno il 5 per cento.
Renzi intuisce la loro debolezza. E per questo attacca: o vinco io o si va alla Grande Coalizione, un progetto che del resto coltiva dal Nazareno. E direi che lo ha fatto a carte scoperte».

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