Di Francesco Curridori
Sono i rapporti tra Doha e la Fratellanza Musulmana la vera ragione dell’isolamento del Qatar.
Mohamed Morsi (Wikipedia)
Anche se dall’Arabia Saudita si lega la decisione Consiglio di Cooperazione del Golfo a questioni legate al terrorismo, la verità è che dal 2012 vi sono frizioni crescenti tra le monarchie del Medio Oriente e il Qatar.
Nel 2012, infatti, in Egitto viene eletto presidente Mohammed Morsi, leader della Fratellanza Musulmana, movimento politico transnazionale che gode, da sempre, dell’appoggio del Qatar e dell’ostilità dell’Arabia Saudita che lo accumuna ad AlQaeda. I quatarioti, invece, dal 2012 hanno ospitato Khaled Meshaal, leader di Hamas, movimento legato alla Fratellanza e nel 2013 si oppose alla cacciata di Morsi. È allora che ha inizio la crisi nei rapporti tra i Paesi del Golfo. A marzo 2014, l'Arabia saudita, il Bahrein e gli Emirati Arabi Uniti richiamarono i loro ambasciatori da Doha, per poi ritornare otto mesi dopo, dopo che alcuni esponenti della Fratellanza avevano abbandonato il Qatar. Per il momento, l'Oman, considerato il paese "mediatore" tra GCC e Iran, rimane fuori dal gruppo di paesi che hanno deciso di tagliare le relazioni Doah.
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