Una svista, forse, ma comunque un'omissione che potrebbe costare caro a decine di abitanti di Amatrice, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto dello scorso 24 agosto. Secondo quanto spiega Il Fattoquotidiano.it, infatti, il Governo non ha inserito nella manovra l'esenzione dell'imposta di successione e così, se la norma non sarà corretta, in tanti saranno costretti a versare l'imposta per delle abitazioni che sono state distrutte dal sisma.
Spiega Il Fatto
"L'errore, cui bisognerà provare a porre rimedio entro i prossimi 2 mesi, è stato commesso dal governo, che nella manovra correttiva non ha previsto l'auspicata esenzione. Un provvedimento che invece era stato preso nel 2009, all'indomani del terremoto de L'Aquila, dall'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi e che i familiari delle vittime attendevano quasi in maniera automatica. "Sarebbe bastato – spiega Alberto Civica, segretario generale Uil Roma e Lazio – copiare e incollare l'articolo 1 dell'ordinanza 3892/2017 della presidenza del Consiglio dei ministri, che prevedeva l'esenzione dalle imposte di successione ipotecarie, catastali e di bollo. Invece in questo modo siamo finiti in un vulnus burocratico da cui Palazzo Chigi non riesce a uscire".
Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, contattato dal Fatto, ha spiegato: "Ne ho discusso proprio durante l'ultimo incontro con Matteo Renzi. Il segretario Pd mi ha assicurato che farà tutto quanto in suo potere per risolvere il problema".
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