Di Giuseppe De Lorenzo
I poliziotti che operano nelle zone in cui avvengono gli sbarchi di migranti sono tra i primi a prestare soccorso.
Ma spesso lo fanno in condizioni di sicurezza non garantite. Perché non c'è modo di sapere se le persone che arrivano nel nostro paese abbiano contratto infezioni e virus nei loro paesi d'origine. E perché gli agenti in servizio come arma di difesa hanno soltanto delle mascherine antipolvere, come quelle usate da un estetista o da un dentista. La denuncia del Sindacato Autonomo di Polizia, riportata dal Tempo, è accompagnata a una nota inviata al Viminale in cu si chiede vaccinazioni preventive per tutte le forze dell'ordine impegnate nella prima accoglienza sulle coste italiane. "Il personale in servizio è dotato esclusivamente di un paio di guanti in lattice e di una mascherina incapace di proteggere da germi patogeni, come quelli del meningococco", lamenta il sindacato.
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