THERESA MAY NON INDOSSA IL VELO IN ARABIA SAUDITA: ECCO PERCHE' E' UN GESTO DI SOSTEGNO ALL'EMANCIPAZIONE FEMMINILE MONDIALE E ALLA DIVERSITA' CULTURALE
Di Salvatore Santoru
La presidentessa inglese Theresa May è stata ricevuta in Arabia Saudita per un'incontro bilaterale tra le autorità del regno degli Al Saud e quelle della Gran Bretagna.
Ha fatto scalpore la scelta della presidentessa di non utilizzare il velo islamico e l'abito tradizionale saudita, mentre ad esempio le rappresentanti svedesi si erano tutte velate durante l'incontro con le autorità iraniane a Teheran.
La scelta della May è stata criticata da alcuni e considerata "maleducazione"(anche se di certo le autorità saudite non erano offese) ma anche sostenuta da altri e indubbiamente rappresenta da una parte un simbolo di diversità e di rispetto di altre culture nel rispetto della propria identità -discutere e fare accordi con i governanti sauditi alla pari e nel rispetto dei diversi costumi- e dall'altro un gesto simbolico per l'emancipazione femminile in Arabia, dove per le donne non portare il velo è un gesto altamente rivoluzionario ed è passibile di forti sanzioni.
Si può a ragione dire che il gesto della May,donna emancipata e libera nonché presidentessa di una della nazioni più potenti del mondo, sia un gesto che è in sintonia con lo spirito del femminismo storico,femminismo storico che si distingue da certe interpretazioni estremiste del femminismo moderno, che invece di puntare all'equità di genere a livello globale spesso si rivela essere un'ideologia funzionale al sistema dominante di stampo mondialista e che consiste spesso nell'attaccare gli uomini "in quanto uomini" in Occidente e nel negare o minimizzare le problematiche di genere al di fuori dell'Occidente.
NOTE:
(1)http://www.huffingtonpost.it/2017/04/05/theresa-may-senza-velo-in-arabia-saudita-sfida-il-protocollo-di_a_22026545/
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