ATTACCO TERRORISTICO DI SAN PIETROBURGO,IL COMPLOTTISMO DIVENTA MAINSTREAM
Di Salvatore Santoru
In ogni attacco terroristico dell'ISIS o attribuito a formazioni islamiste radicali vi sono teorie della cospirazione che sostengono che l'attacco sia o possa essere una "false flag".
In ogni attacco terroristico tali interpretazioni rientrano nell'ambito cospirazionista o comunque dell'informazione alternativa e sono molto criticate dai media mainstream, ma con l'attacco terroristico di San Pietroburgo le cose sono cambiate.
Difatti, proprio in diversi media mainstream si sono ipotizzate e create delle vere e proprie teorie del complotto che sostengono che l'attacco terroristico possa giovare al governo russo o arrivano ad ipotizzare che sia stato realizzato in realtà dallo stesso governo, per volere di Putin o dei servizi segreti, o che comunque in qualche modo c'è tale "zampino",diretto o indiretto.
Secondo queste teorie cospirazioniste tale attacco sarebbe avvenuto per sviare l'attenzione dalle attuali proteste russe e ricompattare il popolo russo intorno a Putin e al governo, governo che utilizzerebbe questo attacco per giustificare nuovi interventi militari in Siria e contro il terrorismo e l'isamismo radicale, che sarebbe utilizzato come "spauracchio" dallo stesso governo.
La cosa interessante è che queste teorie complottiste sono state diffuse e a volte create proprio da quei media mainstream che parlano ogni giorno della post-verità e dei danni delle ... teorie complottiste.
A riguardo, c'è da dire che chi ha creato e crede in queste teorie del complotto sull'attacco di San Pietroburgo ha tutta la libertà di crederci ma c'è anche da dire che indubbiamente c'è una sorta di doppio standard sul complottismo da parte di certi media mainstream, considerato per certe occasioni come una cosa da "imbecilli" e come una cosa da "cercatori della verità " in altre.
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