Di Salvatore Santoru
Recentemente l'ISIS ha pubblicato l'ottavo numero del magazine 'Rumiyah', prodotto dall'Alhayat Media Center.
Come riportato dal "Giornale"(1) nell'ottavo numero della rivista si discute principalmente di questioni teologiche e filosofiche e si ricorda Ahmad Abousamra, noto anche come Abu Sulayman ashShami, stratega mediatico del Califfato eliminato nel giugno del 2015.
Sempre, come riportato dal "Giornale",nel capitolo “The Kafir’s Wealth Is Halal for You, so Take It” si suggerisce “di prendere i beni terreni dei crociati”.
E si scrive che :
“I miscredenti sono i nostri nemici. Impossessarsi del loro beni terreni è un obbligo. Non esiste patto o alleanza che possa vietare ad un musulmano di compiere tali azioni lecite e giuste. L’unica relazione possibile con i crociati è quella della spada, nel compiere cioè la jihad contro di loro. Ed ogni attacco contro di loro e di qualsiasi natura è lecito. Sottraete la loro ricchezza. Un danno economico causerà inevitabili effetti negativi sul loro business. Nessuno può contraddire la nobiltà di tali gesti, poiché sono azioni degne e doverose per un musulmano. Il bottino andrà poi distribuito secondo quanto disposto dalla sacre scritture. Tuttavia, chiunque uccide un kafir, ne possiede anche il salab”.
Salab che è "tutto ciò che possiede il miscredente nel momento e nel luogo in cui viene ucciso. Abbigliamento, gioielli, armi, oro, argento, valute ed i suoi mezzi. Poiché questa è la ricompensa per i Leoni di Allah”.
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