La guerra al contante della grande finanza

apr 27, 2017 0 comments
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Di Sandro Arcais
Ma perché la grande finanza ce l’ha tanto con il contante?
In genere la giustificazione fornita dai suoi sostenitori è che l’eliminazione del contante colpirà soprattutto la corruzione e le transazioni criminali (vedi qui).
Ma questa è la mano sinistra sventolata platealmente per evitare che la nostra attenzione si concentri sulla mano destra (se siete mancini, invertite l’ordine). E cosa fa nel mentre la mano destra?
Afferma Luigi Zingales in un suo articolo sul Sole 24 Ore del 20 novembre 2016
Ma i più grossi sostenitori dell’abolizione del contante sono i banchieri centrali. Oggi la loro capacità di influire sull’economia è limitata: i tassi di interesse non possono diventare molto negativi, perché se no la gente preferisce ritirare i soldi e metterli sotto il materasso.
E perché mai i banchieri centrali ritengono tanto necessario portare i tassi di interesse in zona negativa? Lo spiega magistralmente Prabhat Patnaik, un economista marxista indiano, in un suo articolo su People Democracy (vedi la traduzione dell’articolo qui): in un mondo dominato dall’idea che lo Stato non possa intervenire in economia, se non per togliere qualsiasi freno od ostacolo al dispiegarsi delle forze del mercato (e chiaramente per salvare le banche), e che l’unica politica economica possibile sia quella monetaria; in un mondo simile le banche centrali hanno la necessità di rendere il costo del denaro sempre più basso, sempre più basso, sempre più basso, sino a superare (in basso) la soglia dello zero (non importa che questa soluzione non abbia funzionato: per loro significa solo che bisogna fare di più, impegnarsi di più, aumentare la dose (vi ricorda qualcosa questo comportamento?)). Ora,
Tassi di interesse negativi … richiedono due cose, una delle quali è facile da realizzare, ma l’altra no. Le banche hanno accesso ai fondi in due modi, dai depositi di denaro della clientela e dai prestiti avuti dalle banche centrali. Se ci devono essere tassi di interesse negativi per i prestiti che concedono, esse devono avere accesso a liquidità a tassi di interesse ancora più negativi (altrimenti non realizzerebbero profitti).
Ciò è facilmente fattibile, poiché
… le banche centrali possono concedere tassi di interesse negativi alle banche sui prestiti che concedono loro; è una questione di volontà politica.
Che tale provvedimento nello stimolo dell’economia sia del tutto inefficace in presenza di una domanda asfittica (e soprattutto in presenza di politiche di austerità come quelle che spopolano in Europa e in Italia) non è argomento di questo post (ma il QE della BCE è lì a dimostrarlo per chi ha occhi per vedere). La cosa che interessa qui è che
… se i tassi di interesse negativi devono essere concessi più largamente sul credito bancario, allora devono esserci tassi di interesse negativi anche sui depositi bancari.
E qui sorge una domanda semplice semplice:
… perché qualcuno dovrebbe depositare denaro su un conto bancario se questo dà interessi negativi? Sarebbe meglio tenersi il denaro in contante che metterlo in banca a tassi di interesse negativi.
Cominciate a capire tutta la passione della grande finanza per l’obiettivo di eliminare completamente il contante?
Ma per quelli con poca immaginazione che ancora non ci sono arrivati ecco un aiutino:
Se il contante è semplicemente eliminato dal sistema e ognuno è costretto a detenere e commerciare con depositi bancari, allora gli interessi negativi sui depositi possono essere imposti alla gente senza che possano farci nulla.
Capito?
Dopo che la grande finanza ha stabilito che
… l’uso del contante mette un fondo al tasso di depositi bancari pari a zero; e questo esclude tassi di credito negativi da parte delle banche, cosa che gli economisti conservatori, facendo eco all’opposizione del capitale finanziario per l’incentivo fiscale, sono giunti ad accettare come necessario per rianimare il capitalismo,


sorge il problema (sempre per la grande finanza) di come ottenere l’obiettivo con mezzi “democratici”. Il problema per la grande finanza è più o meno il seguente: come convincere la popolazione mondiale a porgere senza resistenze significative i propri polsi per l’ammanettamento?

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