Di Franco Bianchini
Il taglio dei vitalizi? Basta polemiche, si passa dalle parole ai fatti. Dopo le polemiche per il suo intervento alla Zanzara, Vittorio Sgarbi, sorprende tutti. E sul proprio profilo Facebook annuncia che intende destinare la somma maturata in dieci anni di vitalizio, circa 600mila euro, al restauro del patrimonio artistico.
Sgarbi: il denaro non ci appartiene
«Ho deciso – ha annunciato Sgarbi – per evitare inutili polemiche, ed essendo fermamente convinto che il danaro non ci appartenga, e nel caso mio serva soltanto per il bene della Nazione e del patrimonio artistico, che le iniziative che portano il nome di rinascimento abbiamo da qui in avanti un contributo corrispondente al mio vitalizio. Da quando ho iniziato a prenderlo, possiamo partire dal 2007, sono passati 10 anni, si tratta quindi di 600mila euro».
Il restauro delle opere d’arte
«Da questo momento tutto quello che ho incassato come vitalizio andrà per il restauro delle opere d’arte del rinascimento italiano – ha detto il critico – i restauri inizieranno subito e non si pensi che si tratti di una dichiarazione astratta. I restauri inizieranno con un capolavoro straordinario, un Santo di Donatello scoperto a Fabriano, di cui è già in corso il processo di analisi per il restauro. A quell’opera andranno i finanziamenti che io ho raccolto con il vitalizio. Quei soldi andranno tutti per i restauri del patrimonio artistico abbandonato o terremotato».
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