"Il sistema politico non funziona più, mi piacerebbe che i cittadini fossero consultati sempre". Lo scrittore francese Michel Houellebecq, celebre per il suo romanzo Sottomissione in cui immagina l'ascesa di un partito islamico in Francia, intervistato dal Corriere della Sera si esprime a favore della democrazia diretta.
Houellebecq, che ha scelto di non andare a votare alle prossime elezioni presidenziali francesi, plaude al progetto politico dei Cinque Stelle.
"Non sapevo che in Italia il tema della democrazia diretta fosse centrale. Credo che Beppe Grillo abbia ragione, la fattibilità tecnica è decisiva adesso la tecnologia rende possibile consultare le persone in modo puntuale e l'alibi classico contro la democrazia diretta tende a cadere"
All'intervistatore che gli chiede se il clima oggi sia più favorevole alla democrazia diretta Houellebecq risponde così:
"No in Francia dove restiamo fermi allo stesso schema: "Il popolo non è una cosa seria". Eppure il solo paese che pratica la democrazia diretta, la Svizzera, non mi sembra poco serio"
Houellebecq, in uscita nelle librerie italiane a luglio con il saggio "Al cospetto di Schopenhauer", non ci sta ad essere associato al progetto politico di Marine Le Pen.
"Marine Le Pen parla del referendum per uscire dall'Unione Europea, cioè un tema che è lei a sottoporre ai cittadini. La democrazia diretta è un'altra cosa...credo che in testa al primo turno arriveranno Emmanuel Macron e Marine Le Pen, e al ballottaggio vincerà Macron"
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