Il probabile antenato di tutti i vertebrati, compresi gli esseri umani, i rettili e i pesci, era un piccolo animale dalla forma ellittica con una bocca enorme, versatile al punto da essere utilizzata anche come ano. Questa microscopica creatura, che visse circa 540 milioni di anni fa, è stata scoperta di recente in Cina da un gruppo di ricercatori cinesi e britannici, come spiegato nel loro studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature.
Il Saccorhytus coronarius è stato scoperto grazie all’analisi di alcuni microfossili, nei quali appare come un piccolo granello di pepe con un diametro di appena un millimetro. Secondo i ricercatori viveva sui fondali oceanici e aveva una bocca molto molto grande, se confrontata con il resto del suo corpo. Dalle analisi condotte è stato ipotizzato che il Saccorhytus avesse una pelle flessibile e qualche forma di muscolatura primordiale, che gli consentiva di contrarre parte del suo organismo per darsi la spinta e muoversi in acqua. Queste ipotesi sono state formulare sulla base delle osservazioni al microscopio di alcuni esemplari, ricchi di minuscoli dettagli.
Considerate le dimensioni della bocca, è probabile che il Saccorhytus mangiasse risucchiando particelle di cibo, o altre creature ancora più piccole. Dalle analisi non è stato invece possibile trovare un ano o qualche altro orifizio per eliminare gli scarti. I ricercatori pensano quindi che questo animale facesse tutto dalla bocca, sputando le parti di cibo non digerite o fermentate dopo l’alimentazione. Sulla pelle aveva anche alcune protuberanze che forse assolvevano alla respirazione, una sorta di forma embrionale di branchie, che si sarebbero evolute alcune decine di milioni di anni dopo, con l’avvento dei pesci.
Secondo Conway Morris dell’Università di Cambridge (Regno Unito), e tra gli autori della ricerca, il Saccorhytus è l’esempio più primitivo conosciuto di deuterostomi, un gruppo (o superphylum) di animali molto ampio di cui fanno parte anche i vertebrati: “Pensiamo che come antico deuterostoma, possa rappresentare l’inizio in forma primitiva di un ampio raggio di diverse specie, compresa la nostra. Tutti i deuterostomi ebbero un antenato comune, e pensiamo possa essere ciò che stiamo osservando in questo caso”.
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