"Non so se un Movimento popolare di riscossa della sinistra che vada da D'Alema a De Magistris e dopo la crisi del Pd oggi sulle labbra dei suoi stessi fondatori come Bersani, arriverebbe al 10% dei consensi, o a quanto.
So pero' che mettendo insieme le esperienze, le pratiche, la cultura di chi ha resistito a sinistra, si può diventare punto di riferimento e speranza di milioni di italiani. Ma per farlo non basta sommare forze occorre un progetto di radicale discontinuità". È quanto aferma in una intervista a la Repubblica, Nichi Vendola.
So pero' che mettendo insieme le esperienze, le pratiche, la cultura di chi ha resistito a sinistra, si può diventare punto di riferimento e speranza di milioni di italiani. Ma per farlo non basta sommare forze occorre un progetto di radicale discontinuità". È quanto aferma in una intervista a la Repubblica, Nichi Vendola.
Quanto all'ipotesi di un voto a giugno "bisogna trarre le conseguenze della condizione in cui si trova la politica e il Parlamento. Se la leadership del Pd usa qualsiasi argomento per evocare le urne, i grillini e parte della destra invocano il ritorno al voto, non possiamo essere certo noi titubanti davanti alle elezioni. Aggiungo che i parlamentari dem - eletti sulla base del programma del centrosinistra "Italia Bene comune", ne stanno realizzando un altro, quello di Forza Italia".
Circa l'invito di Napolitano a completare la legislatura Vendola non lo condivide, tuttavia spiega: "Trovo insopportabile la volgarita' di Salvini e della destra che accarezza la vena teppistica delle proprie tifoserie. Comunque quella di Napolitano e' una presa di posizione verso Renzi". Sul tema dei vitalizi, precisa: "I vitalizi sono stati riformati nel 2012, se si vuole pero' ancora intervenire il Pd, che ha la maggioranza, può farlo. Renzi sembra l'ultimo propagandista grillino... fa un favore a Grillo. Il tema è la svolta politica da fare, perché la disoccupazione giovanile è al 40%, il paese è tecnicamente in deflazione, il bilancio è truccato da un eccesso di elettoralismo e c'è l'ipoteca di Bruxelles. Renzi ha coperto le macerie della crisi con tonnellate di propaganda anche grazie alla lunga astinenza degli italiani dalle urne. Si è giunti cosi' al punto di non ritorno del risultato del referendum. Il senso di questa legislatura e' consumato".
Quanto al'ipotesi di un listone "Non do nulla per scontato. Penso che bisogna mettere in campo un Movimento popolare di riscossa della sinistra. Siamo interessati a Consenso il movimento di D'Alema, il quale ha contribuito alla vittoria del No al referendum. Il Pd di Renzi si è rotto, sta implodendo. O come dice Bersani, la "ditta" non c'è più. Siamo interessati a quello che nel Pd avanza con le prese di posizione di Enrico Rossi e di Michele Emiliano. E a quello che è riuscito a costruire De Magistris a Napoli. A quanto si muove nei 5Stelle. Non dimentichiamo poi che c'è un popolo che si è rifugiato nell'astensione ".
Noi, aggiunge Vendola "vogliamo confrontarci con tutti. Ma non rinunciamo a un punto di vista autonomo. Qui sta la ragione di Sinistra Italiana ". Quanto a Renzi e se la sua leadership sia ancora forte "Il Pd è stato sottoposto a un'opera di renzianizzazione. Ma non sono in grado di valutare la tenuta del partito. Quella di Renzi mi sembra una parabola compiuta che, spoglia della generica affabulazione, ha determinato un rigetto generalizzato".
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