Globalizzazione e globalismo
Di Carlo Lottieri
Io non sono contro la globalizzazione, ma contro il globalismo giuridico (realtà ben diversa). Mi spiego.
La globalizzazione è un fenomeno antico come il mondo, come testimoniano i nostri piatti regionali più caratteristici (qualcuno conosce polenta e baccalà? il mais viene dalle Americhe e il baccalà dal Nord Europa... altro che radici venete!). Il Basso Medioevo era un'età di commerci eccezionali e di liberi scambi tra aree lontane. Quando Marco Polo, con le tecniche d'allora, arrivò in Cina fece più di quanto oggi noi si possa fare andando verso le galassie più lontane.
La globalizzazione è vecchia come il mondo perché non è altro che il diritto degli esseri umani di avere relazioni economiche e/o culturali (religiose, ecc.) se lo vogliono. Noto, per inciso (e da cattolico), che l'Europa è diventata cristiana in virtù dell'azione di una multinazionale religiosa di successo: la chiesa dei seguaci di Gesù Cristo. Analoga fortuna hanno avuto, nel passato, la filosofia greca, il diritto romano, l'algebra araba, ecc.
Il globalismo (o "mondialismo") è tutt'altra cosa; in larga misura è il suo opposto. Se oggi si parla di globalizzazione, infatti, è perché gli Stati nazionali sono in crisi. Sempre meno persone credono alle ridicole storielle sulla Patria, la democrazia, ecc.
Di fronte a tale crollo di legittimità dei vecchi poteri, che fanno le classi politiche nazionali? Vogliono realizzare un "cartello" per cercare di recuperare il potere perduto (potere che il processo di globalizzazione ha sottratto loro, restituendoci una maggiore signoria sulla nostra vita e i nostri beni). Se l'Italia (l'élite criminale che compone la classe politica locale) non è più in condizione di dominare gli italiani, la stessa élite potrà continuare a farlo se entra in una più vasta élite europea che controlli l'intera società europea.
L'Europa è quindi una tappa verso lo Stato mondiale, verso la fusione in un solo gruppo di tutte le classi politiche nazionali. Verso la "democratizzazione dell'Onu".
Il globalismo giuridico è la dottrina che difende l'esigenza di unire gli uomini sotto un unico governo ed una medesima giurisdizione.
Avversare la globalizzazione significa avversare il libero scambio: è evidente.
Ma se non si vuole il libero scambio tra cittadini europei e americani, lo si deve (secondo logica) avversare anche tra Francia e Germania. Non solo: all'interno della Francia i provenzali dovrebbero proteggere i loro prodotti dalla "globalizzazione" proveniente dall'Ile de France o dalla Normandie. Non solo: Aix-en-Provence dovrebbe tutelarsi da Marseille e le famiglie axoises del centro da quelle della periferia... Insomma: la logica che sottende l'anti-globalizzazione regge solo se zoppica. Se invece la si vuole applicare con coerenza, con rigore intellettuale e se si vogliono prendere sul serio quelle idee, allora si è costretti a rifiutare ogni forma di cooperazione.
da Forum Euroscettico
ottobre 2000
ottobre 2000
FONTE E ARTICOLO COMPLETO:http://digilander.libero.it/cssc/libertarissima/00/globalglobal.htm
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