Il presidente americano Barack Obama ha deciso di tagliare nettamente la pena per Chelsea Manning, l’analista dell’esercito condannata a 35 anni di carcere per la fuga di notizie a Wikileaks del 2010. Manning doveva rimanere in carcere fino al 2045 e sarà invece liberata nel maggio 2017.
La decisione di Obama arriva dopo i due tentativi di suicidio da parte di Manning in carcere, dove da transgender si trova in un penitenziario maschile. Negli scorsi giorni scorsi Edward Snowden aveva lanciato un appello a Obama per la liberazione di Manning.
Un tweet di WikiLeaks del 12 gennaio aveva offerto l’estradizione negli Stati Uniti di Julian Assange, che vive dal 2012 a Londra, ospite dell’Ambasciata dell’Ecuador, in cambio della grazia per Manning.
Obama ha anche accorciato le sentenze di 209 prigionieri e perdonato 64 individui. Alla fine del suo mandato, venerdì, Obama avrà così commutato le sentenze di 1.385 persone e perdonato 212 persone.
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