Di Francesco Marrara
Adrenalina, vitalità e ribellione sono tre delle principali caratteristiche che hanno contraddistinto da sempre i Litfiba. Lo scorso 11 novembre 2016, la band fiorentina - guidata da Piero Pelù e Ghigo Renzulli - dopo la pubblicazione di “Grande Nazione” nel 2012, è tornata sulla scena del Rock italico con un nuovo album carico di contenuti impertinenti. Il titolo dell’album è “Eutòpia”, e si compone di dieci tracce musicali che sostanzialmente ripercorrono l'intera storia artistica del gruppo. In modo profetico e per certi versi utopico, i testi dei singoli brani ricalcano in maniera inoppugnabile tematiche di grandissima attualità . Priorità di questo articolo, sarà focalizzare l'attenzione sul singolo “Maria Coraggio”, motivo dedicato alla storia di Lea Garofalo.
Nata il 24 aprile 1974 a Petilia Policastro (Crotone), fu a modo suo donna coraggiosa ed impertinente. Denunciate le faide interne alla propria famiglia, divenne testimone di giustizia, tuttavia la giustizia non bastò a salvaguardare la sua vita. Nel 2009, tratta in inganno dall’ex marito, Lea venne uccisa barbaramente e il suo corpo fu dato alle fiamme: ennesima vittima per mano della ‘Ndrangheta.
Il messaggio di Lea Garofalo, però, non si è arrestato in quel tragico 24 novembre 2009. I Litfiba, infatti, hanno avuto il merito di rievocare, con poche e semplici battute, l'intraprendenza e la tenacia tipica di quelle donne calabresi che quotidianamente si oppongono alle dinamiche mafiose. In tal senso, la musica rock è l'unica in grado di rompere la gabbia con suggestione e riflessione.
Ogni qualvolta ascolteremo questo splendido pezzo, Maria (Lea), continuerà a danzare sulle note del coraggio, della speranza e della sete di giustizia. D'altronde, in Eutòpia, l’impossibile non c’è!
Su Lea Garofalo
Il testo del brano
Il brano in musica
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