Corte europea: “Niente corsi separati, le bambine musulmane dovranno nuotare con i maschi”
Di Charlotte Matteini
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha bocciato il ricorso di due genitori musulmani che avevano rifiutato di far partecipare le proprie figlie ad alcune lezioni obbligatorie di nuoto previste durante gli anni di scuola elementare a causa dell'indesiderata presenza di bambini maschi. I genitori delle due bimbe – di nazionalità turca e residenti da molti anni a Basilea, ma naturalizzati svizzeri – hanno intrapreso una serie di cause fino ad arrivare ad appellarsi alla Corte europea dei diritti dell'uomo, sostenendo che a causa dell'obbligo impartito dalle autorità basilesi, che non hanno provveduto a organizzare appositi corsi divisi per genere, avrebbero violato la libertà di coscienza e di religione delle bimbe. Tutto ebbe inizio nell'agosto 2008, quando i genitori di due bambine all'epoca di sette e nove anni, impedirono alle proprie figlie di frequentare i corsi di nuoto misti perché incompatibili con alcuni precetti del Corano. Prima di arrivare alla sentenza della Corte europea, la famiglia Osmanoğlu aveva incassato le bocciature del Tribunale federale svizzero nel marzo 2012 e del Tribunale amministrativo cantonale nel 2011, con relativa sanzione da 1.300 euro comminata dalle autorità. Il Tribunale federale respinse le istanze della coppia sostenendo che il contestato obbligo di partecipare ai corsi di nuoto misti non costituiva una violazione inammissibile della libertà religiosa, nemmeno per i bambini di confessione musulmana.
Dello stesso avviso Strasburgo, che non ha accolto i rilievi della famiglia ricorrente, dando ragione alla Svizzera, sostenendo che le autorità non avrebbero "oltrepassato il margine di apprezzamento considerabile di cui godono". Secondo la Corte, infatti, al contrario di quanto sostenuto dai ricorrenti, "pur rappresentando un'interferenza nel diritto alla libertà di religione" la sanzione comminata sarebbe "conforme ad un altro diritto, ovvero quello di proteggere i ragazzi stranieri da qualsiasi forma di esclusione sociale. L'interesse degli studenti a ricevere un'istruzione completa che li aiuti ad integrarsi pienamente con gli usi e i costumi locali prevale sulla volontà dei genitori di esentare i figli dalle lezioni miste".
FONTE: http://www.fanpage.it/corte-europea-niente-corsi-separati-le-bambine-musulmane-dovranno-nuotare-con-i-maschi/
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