LA GUERRA TRA POVERI INNESCATA DAL SISTEMA MONDIALISTA
Di Salvatore Santoru
In Italia,così come nel resto dell'Europa, sta dilagando da tempo una vera e propria "guerra tra poveri" dovuta alla cattiva gestione dell'attuale immigrazione di massa.
Tale situazione è il risultato delle fallimentari politiche portate avanti dal cosiddetto "sistema dominante mondialista", sistema che si è autoperpetrato tramite l'utilizzo della politica estera neocolonialista degli USA(e di altri paesi come le monarchie del Golfo) e la subalternità dell'UE ad essi.
Fallimentari politiche estere che sono tra le cause dell'attuale immigrazione di massa, a partire dallo "scellerato" intervento militare in Libia per passare alle interferenze in Siria e alla sottovalutazione del pericolo islamista in Africa e Medio Oriente.
Fallimentari plitiche estere, che insieme a "miopi" politiche interne ispirate al mero "pseudobuonismo" o alla'opposta xenofobia,hanno contribuito a generare il pantano che sta interessando l'Italia e altri paesi europei, pantano che ha contribuito alla creazione dell'attuale "guerra tra poveri" tra i cittadini autoctoni esasperati dalla crisi e i migranti e/o profughi.
"Guerra tra poveri" che può essere disinescata portando avanti un'audace politica interna di tutela dei cittadini autoctoni e dei migranti e/o profughi e al tempo stesso combatta l'infiltrazione islamista radicale e criminale(si pensi alla mafia nigeriana che imperversa in Sicilia)che sfrutta e alimenta l'immigrazione illegale di massa, in modo da tale da tutelare i migranti e/o profughi realmente bisognosi e troppo spesso vittime delle "opposte propagande" meramente xenofobe e meramente "immigrazioniste".
Detto questo, un'altra soluzione all'attuale "guerra tra poveri" consiste nell'accettare e integrare i migranti e/o profughi disposti a farlo e al contempo agevolare una politica di "rimpatrio" a chi vuole rimpatriare e tiene a realizzarsi nel proprio paese d'origine.
Proprio a proposito di quest'ultimo tema, è necessaria una politica estera ispirata alla cooperazione dell'Italia e di altri paesi europei con l'Africa e il Medio Oriente, allo scopo di combattere il terrorismo islamista(nonché i vari regimi sangunari e altre situazioni instabili) e agevolare lo sviluppo e la crescita dei paesi maggiormente interessati dai flussi migratori.
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