In un recente articolo(1) pubblicato sul sito di sinistra radicale statunitense "CounterPunch"(2), tradotto in italiano da "Voci dall'Estero"(3), il giornalista e blogger nonché ex segretario del Tesoro di Reagan Paul Craig Roberts(4) ha commentato criticamente la campagna presidenziale statunitense(5) e ha sostenuto che in essa non si parli del problema rappresentato da un possibile peggioramento dei rapporti tra gli USA e la Russia, peggioramento che potrebbe portare anche a uno scontro tra le due potenze.
Craig Roberts, già noto per le sue forti critiche alla politica estera degli States(6), ha sostenuto che tae rischio è molto probabile in caso di vittoria di Hillary Clinton, che secondo l'analista potrebbe esser "utilizzata" dai gruppi di potere ,"l'oligarchia" come la chiama Roberts, dominanti per rafforzare l'imperialismo statunitense.
Nello stesso articolo, Roberts sostiene che la Clinton è la candidata del cosiddetto 1% mentre Trump del 99% e che contro quest'ultimo è in corso una sorta di campagna mediatica di "demonizzazione", la quale bisogna dire fa riferimento a fatti abbastanza noti dello stesso magnate e spesso "svia" da altre questioni politiche di primaria importanza.
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