Da alcuni giorni, sui media russi e arabi, vanno diffondendosi notizie provenienti dall’agenzia iraniana Fars circa un presunto avvertimento del Cremlino a Erdogan in persona sull’imminenza di un golpe contro il governo turco. Secondo i dati di questa centrale informativa, i russi avrebbero registrato le comunicazioni interne dei golpisti.
Tuttavia il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha dichiarato di non avere riscontro che la Russia avrebbe avvertito Ankara del putsch, diversamente da quanto sostenuto dai mass media. La questione continua a circolare, ma più singolare è la fonte di questa informazione: l’agenzia Fars.
L’agenzia stampa iraniana infatti, non è la più affidabile del mondo. Nel corso degli anni si è più volte fatta notare per lo scarso discernimento mostrato nella raccolta dati, fra autentiche cantonate e dimostrazioni di scarsa professionalità.
Appoggiandosi a fonti arabe non verificate, nel 2012 la Fars rilasciò un’intervista dell’allora presidente egiziano Morsi nella quale si invitava ad allacciare legami con l’Iran e a rivedere gli accordi israelo-egiziani: più tardi l’intervista venne da più parti dichiarata un falso e sconfessata. Più preoccupanti sono le notizie riprese nude e crude da giornali satirici, come quella riportata dall’americano ”Onion” e pubblicata per vera da Fars, nella quale si immaginava che lo statunitense medio delle aree rurali avrebbe di gran lunga preferito votare Ahmadinejad che Obama.
Sconcertante, inoltre, fu la diffusione che nell’aprile 2013 l’agenzia diede della riuscita scoperta della macchina del tempo da parte di uno scienziato iraniano. Ovviamente la storia fu rimossa dal web nel giro di pochi giorni.
Più vicina al tentativo di disinformazione si rivelò invece la serie di articoli del 2014 sulla presunta influenza extraterrestre sul governo americano, sulla base di ”intuizioni” Edward Snowden, non un nome a caso. Più di recente, di Febbraio scorso, la scoperta che la Fars avrebbe direttamente offerto una nuova taglia sulla testa di Salman Rushdie per l’annosa controversia sui ”Versi Satanici”.
Non proprio un grande biglietto da visita per la testata iraniana, che mette in discussione anche l’indiscrezione presunta sul salvataggio di Erdogan da parte dei russi nel putsch fallito del 15 luglio scorso. Tuttavia, il riavvicinamento tra Russia e Turchia sembra ormai fatto conclamato, al di là delle invenzioni giornalistiche. I due capi di Stato hanno annunciato che avrà luogo un incontro nella prima settimana di agosto, ma non sono stati ancora resi noti luogo e data dell’appuntamento.
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