http://www.ilpost.it/2016/07/02/premi-nobel-contro-greenpeace-ogm/
Un gruppo di 110 premi Nobel ha mandato una lettera ai capi dell’organizzazione ambientalista Greenpeace per chiedere di riconsiderare la loro posizione contraria sulla diffusione degli alimenti geneticamente modificati (OGM, in inglese GMO). Secondo i Premi Nobel – fra cui vari vincitori in campi come medicina, chimica, fisica ed economia – e altri 2212 scienziati che hanno firmato la lettera, le posizioni contro gli OGM non hanno un fondamento scientifico e costituiscono un pericolo per chi vive nelle zone del mondo meno sviluppate. La lettera, indirizzata anche all’ONU e ai governi dei paesi del mondo, è stata pubblicata sul sito supportprecisionagriculture.org che contiene anche link a video e materiali informativi sugli OGM.
Tra i firmatari della lettera ci sono anche il genetista italiano naturalizzato statunitense Mario Capecchi, Premio Nobel per la medicina nel 1997, due dei Premi Nobel per la chimica del 2015, lo svedese Tomas Lindahl e l’americano Paul L. Modrich, e quattro Premi Nobel del 2014: il chimico William E. Moerner, i neurofisiologi Edvard e May-Britt Moser e il fisico Hiroshi Amano.
Greenpeace non è l’unica organizzazione che si oppone all’uso di vegetali OGM, ma probabilmente la più influente e popolare. Oggi gli OGM vengono ritenuti sicuri e anzi preziosi dalla quasi totalità della comunità scientifica, mentre sono osteggiati da alcune ONG e singoli attivisti, fra cui la più famosa è l’indiana Vandana Shiva.
La lettera invita Greenpeace a considerare l’esperienza con gli OGM di agricoltori e consumatori di tutto il mondo, soprattutto di quelli in difficoltà , e ad abbandonare la loro campagna contro i semi geneticamente modificati, in particolare contro il Riso dorato (in inglese “Golden rice“: Antonio Pascale ne aveva scritto nel suo blog sulPost qui), una varietà di riso prodotta attraverso una modificazione genetica che secondo gli scienziati “ha il potenziale di ridurre o eliminare gran parte delle morti e delle malattie causate da un carenza di vitamina A, che ha un grande impatto sulle popolazioni più povere dell’Africa e del sud est asiatico”. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 250 milioni di persone nel mondo soffrono della carenza di vitamina A (che è anche responsabile di circa 250-500mila casi di cecità nei bambini ogni anno), tra cui il 40 per cento dei bambini minori di cinque anni che vivono nei paesi in via di sviluppo. Le statistiche dell’UNICEF mostrano che tra uno e due milioni di morti l’anno sono causate da questo problema.
La lettera sottolinea che le ricerche scientifiche condotte finora non hanno riscontrato danni alla salute provocati dagli organismi geneticamente modificati né hanno dimostrato la presenza di rischi per l’ambiente legati alla coltivazione degli OGM. La lettera finisce con queste frasi:
« Chiediamo ai governi del mondo di rifiutare la campagna di Greenpeace contro il Riso dorato in particolare e quelle contro le colture e i cibi migliorati attraverso la biotecnologia in generale. Chiediamo che facciano tutto ciò che è in loro potere per opporsi alle azioni di Greenpeace e accelerare l’accesso degli agricoltori a tutti gli strumenti della biologia moderna, specialmente ai semi migliorati grazie alla biotecnologia. L’opposizione basata sull’emozione e sul dogma che è stata confutata dai dati deve finire.
Quante persone povere in tutto il mondo devono morire prima che questo venga considerato un “crimine contro l’umanità ”?».
FOTO:https://twitter.com
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione