Libero pubblica oggi un articolo che riguarda Mohamed Lahouaiej Bouhlel, di cui si conoscevano le visite in Puglia ma non, racconta Pierangelo Maurizio, quelle a Ventimiglia. La scorsa estate, poco oltre il confine tra la Francia e il territorio italiano, Bouhlel era tra gli attivisti che partecipavano ai sit in e alle proteste di «solidarietà » con i «profughi» accampati sugli scogli della riviera. Almeno in un’occasione durante le manifestazioni proseguite per mesi il terrorista franco-tunisino è stato identificato dalla polizia italiana. Il quotidiano pubblica una serie di fotografie delle proteste in zona in cui una persona vestita con un giubbotto rosso e molto simile a Bouhlel si trovava tra i manifestanti.
Nelle foto e nei video realizzati nel sit in organizzato dai «No borders» il 4 ottobre a Ventimiglia, prima che la tendopoli fosse smantellata, tra i 300 manifestanti spicca un giovane giubbotto rosso e camicia verdina – con tratti somatici molto simili: altezza, fronte, attaccatura dei capelli,orecchie,taglio degli occhi, barbetta. È lui? Se non è lui, è il suo clone perfetto. Lo si vede al centro della scena, dietro l’amplificatore, spellarsi le mani per gli interventi. In uno scatto ride e confabula con un altro uomo dall’aspetto nordafricano. Una volta partito il corteo, in un filmato è visibile mentre con altri tre regge l’unico striscione in arabo. Sarà interessante capire che cosa c’era scritto, e soprattutto chi erano gli altri in sua compagnia.
Gli inquirenti vogliono anche vedere se il tizio con la maglietta comn la scritta «Fly Emirates» – dovrebbe chiamarsi Mohamed Walid G.- immortalato dai selfie dell’attentatore di Nizza all’esterno del Tir pochi giorni prima della strage. Anche lui franco-tunisino, un amicone di Bouhlel: tra di loro gli inquirenti parigini hanno contato 1.278 chiamate in un anno. Mohamed Walid G. è uno dei 5 arrestati perché ritenuti complici di Bouhlel.
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