"Leggere su uno schermo modifica la percezione della realtà". Una ricerca rivela gli effetti sul modo di pensare

mag 12, 2016 0 comments
Libri Digitali
Di Ilaria Betti
Immaginiamo che due persone stiano leggendo lo stesso libro: una su un tablet, l'altra su un supporto cartaceo. 

Trattandosi dello stesso testo, siamo portati a pensare che entrambe possano avere, più o meno, la stessa esperienza di lettura: Madame Bovary è sempre Madame Bovary, così come il destino di Anna Karenina rimane sempre lo stesso, sia che lo si legga su un libro, sia che lo si legga su un tablet. Eppure, secondo alcuni ricercatori americani, leggere su uno schermo può modificare la nostra percezione della realtà, andando ad intaccare il modo in cui interpretiamo ciò che leggiamo.
Secondo lo studio di Geoff Kaufman, professore alla Carnegie Mellon University, e di Mary Flanagan, professoressa alla Dartmouth University, chi è abituato a leggere notizie o libri su un dispositivo mobile (computer, tablet, smartphone) sarà naturalmente portato a concentrarsi sui dettagli e a mettere in secondo piano il contesto. "Gli schermi digitali sembrano creare una sorta di tunnel della visione in grado di spostare la concentrazione solo sull'informazione che si sta acquisendo in quel momento e non sul contesto", spiega Kaufman.
I ricercatori hanno condotto una serie di esperimenti chiedendo la collaborazione di 300 volontari, tra i 20 e i 24 anni. In un primo test, i partecipanti hanno letto una storia breve su un supporto cartaceo e poi su un laptop. Dopodiché hanno risposto ad alcune domande per testare la loro comprensione del testo. Dall'analisi dei dati è emerso che alle domande sul ragionamento astratto e sulla deduzione avevano risposto meglio i lettori di libri cartacei, mentre i lettori digitali sembravano eccellere nelle domande concrete, basate sulla realtà dei fatti.
Anche se gli studiosi sono cauti nel dire che i media digitali "modificano il nostro cervello", si sentono comunque di poter dire che usarli nella quotidianità può portare ad una riduzione dell'inclinazione al pensiero astratto. "Se le nostre congetture sono corrette - dicono - possiamo concludere che più tempo passiamo ad utilizzare questi schermi, più alimentiamo una mentalità o un modo di ragionare basato sul dato concreto".

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