Di Salvatore Santoru
L'Eurovision Song Contest 2016 ha visto la vittoria della giovane cantante ucraina Susana Alimivna Dzamaladinova, meglio nota come "Jamala". La sua vittoria non ha mancato di suscitare polemiche politiche, tanto che il governo russo ha chiesto l'annullamento della vittoria della 33enne ucraina in quanto considera la tematica affrontata nella canzone vincitrice,"1944", come contenente tematiche "anti-russe".
Più specificatamente, la canzone di "Jamala" parla della deportazione che l'URSS di Stalin fece contro la minoranza dei Tatari di Crimea, una persecuzione che fu giustificata con l'accusa di collaborazionismo con la Germania nazionalsocialista. Questo fatto storico, così come la tragedia dell'Holodomor, sono stati volutamente poco affrontati o "dimenticati" anche nei paesi occidentali dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Il fatto è che, al di là delle versioni propagandistiche diffuse dai "vincitori" e dai "vinti", la guerra è sempre un'immane carneficina e vale la pena denunciare tutti i crimini commessi da qualunque parte per costruire un mondo dove regni la pace e la libertà .
NOTE E PER APPROFONDIRE:
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