Di Salvatore Santoru
Come ricordato in un precedente articolo su questo blog(1), lo scienziato statunitense di orientamento conservatore Robert Zubrin ha criticato la strategia politica di Donald Trump e l'ha definito un "nazionalsocialista".
Come ho avuto modo di parlare anche in un articolo su "Blasting News" incentrato sulle dichiarazioni di Zubrin(2), Trump è visto da alcuni analisti e commentatori politici statunitensi e internazionali come l'espressione di un "fascismo statunitense" mentre altri lo considerano invece un conservatore più "radicale" , "populista" e anche "rivoluzionario" rispetto allo standard a cui il mondo del conservatorismo statunitense è abituato.
Come ho avuto modo di scrivere nel già citato articolo su "Blasting News", c'è della verità in entrambe queste due posizioni.
Difatti, diverse proposte del candidato repubblicano sono effettivamente tendenti al socialismo(economicamente e socialmente Trump è più a sinistra della Clinton) e al nazionalismo, ed inoltre com'è noto spesso Trump scimmiotta e/o riecheggia atteggiamenti fascisti(3).
D'altronde, c'è da segnalare il forte supporto che il candidato repubblicano riceve da diversi settori dell'estrema destra statunitense, da quelli legati(4) all'Alt-Right(la "nuova destra" alternativa al "conservatorismo mainstream"),agli "identitari" e da diversi movimenti neonazisti, sostegno che è stato ricordato dallo stesso Robert Zubrin nell'articolo citato all'inizio(5).
D'altro canto, c'è da dire che però Trump sembra rientrare anche in quel filone del conservatorismo statunitense che si potrebbe definire più "radical","populista" e a tratti "rivoluzionario", filone in cui si possono far rientrare personalità storiche del conservatorismo statunitense come Barry Goldwater(6).
NOTE:
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