Di Monia Sangermano
Potenzialmente il decennio che andrà dal 2020 al 2030 sarà una vera rivelazione per quanto riguarda lo Spazio.
Da sempre, quando si pensa al futuro, si crede che i progressi possano portare a vivere su altri pianeti, a viaggiare con macchine volanti e ad altre tecnologie quasi fantascientifiche. Ebbene, a quanto pare questa potrebbe la volta buona.
E’ già in previsione, ad esempio, la prima stazione commerciale gonfiabile. La Bigelow Aerospace, infatti, sta pensando alla prima base orbitante, finanziata completamente da privati per il 2020, nei cui 330 metri cubi di spazio potrebbe comodamente vivere un equipaggio di almeno sei persone. Il progetto è ancora del tutto teorico, ma la collaborazione tra l’azienda e la NASA ha già portato al compimento dei primi passi preliminari. Risale all’8 aprile scorso, infatti, il lancio di un modulo gonfiabile della Bigelow inviato alla ISS, alla quale è stato collegato per poi essere lasciato espandere in autonomia. Il prossimo passo sarà quello di valutarne l’efficacia attraverso appositi test.
Altro previsione per quel decennio è la nascita di nuove stazioni spaziali: quella russa, ad esempio, che potrebbe sorgere dalla “ceneri” della ISS, il cui smantellamento è previsto per il 2024. Si chiamerà OPSEK (Orbital Piloted Assembly and Experiment Complex, ovvero Complesso orbitale e assemblaggio sperimentale pilotato), e sarà utilizzata come “porto” di arrivo e di partenza in orbita bassa per missioni spaziali più lontane e complesse, come quelle verso la Luna e verso Marte. La stazione spaziale cinese, invece, sarà creata sul modello della ISS, o della MIR, anche se in misura ridotta.
L’uomo tornerà sulla Luna, e questa volta grazie ad una missione europea. L’ESA è infatti fortemente interessata a una missione scientifica, che abbia come base proprio il satellite terrestre e il cui scopo è quello di preparare missioni robotiche da inviare su Marte. E un obiettivo simile sembra essere condiviso anche da Cina e Russia. La Luna, inoltre, potrebbe diventare anche una sorta di ambitissima meta turistica, dato che la Space Adventures, un’impresa che propone viaggi spaziali privati, sta lavorando a un progetto di circumnavigazione lunare per “turisti spaziali”, che abbiamo una caratteristica indispensabile: grosse possibilità economiche. Ovviamente i turisti, che avrebbero la possibilità di viaggiare in coppia, sarebbero accompagnati da un cosmonauta professionista.
Entro il 2021, poi, la NASA ha già previsto il lancio di una sonda robotica diretta verso un asteroide near Earth, ovvero quelli più vicini alla Terra, dal quale recuperare un campione roccioso del diametro di 4 metri, da inserire poi in orbita lunare. Si tratterebbe della prima fase del progetto Asteroid Redirect Mission (ARM), dato che lo studio del materiale prelevato potrebbe rendere ancora più realistiche le simulazioni di future missioni su Marte. Oltre alla Luna, infine, anche il Pianeta Rosso, potrebbe essere una meta non più così inaccessibile. La NASA, per esempio, sta sviluppando un vettore spaziale per lanci pesanti, lo Space Launch System, che è potenzialmente in grado di portare equipaggi e carichi di missione sulla Luna e su Marte. E anche Space X ha in ballo un obiettivo simile: nel 2018 dovrebbe partire Red Dragon Mars, ovvero la prima missione robotica privata verso Marte.
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione