Di Peppe Caridi
La primavera è la stagione del risveglio della natura dopo i rigori dell’inverno, un periodo transitorio in cui – dal punto di vista climatico – nell’emisfero settentrionale del Pianeta le temperature ricominciano ad aumentare in vista dell’estate.
Nell’immaginario popolare Mediterraneo, troppo spesso però si commette l’errore di confondere la primavera con l’estate: così diventano scontate le belle giornate miti con clima gradevole e sole pieno, mentre ci si sorprende eccessivamente di fronte a periodi di fresco e maltempo che in realtà sono assolutamente normali non solo per aprile, ma anche per maggio e persino per la prima metà del mese di giugno.
La primavera, infatti, non è l’estate: è una stagione intermedia che si pone proprio a metà strada tra l’inverno e l’estate e che viene caratterizzata da continui sbalzi termici in cui si alternano le ultime sfuriate fredde invernali e le prime vampate calde estive. Nel corso di questo mese di aprile abbiamo avuto in Italia un lunghissimo periodo di caldo eccezionale, durato settimane, in cui sono stati stravolti record storici secolari e si sono verificate numerose giornate assolutamente anomale, come se fossimo già in piena estate. Poi, nei giorni scorsi e soprattutto ieri, il 25 Aprile, una veloce ma intensa irruzione fredda ha riportato l’inverno con temperature molto basse e nevicate fino a quote collinari sugli Appennini, come se fossimo in piena estate.
In realtà l’anomalia più clamorosa è stata senza ombra di dubbio quella calda precedente, perchè seppur fuori stagione e decisamente tardivo, il freddo delle scorse ore è durato pochissimo, una breve parentesi in un contesto eccessivamente mite che si trascina ininterrottamente da molti mesi. Per la “primavera”, poi, una parentesi fredda e veloce come quella di ieri rientra molto più nella normalità delle cose, rispetto a quanto non lo sia stato il precedente anticiclone SubTropicale che per settimane ha provocato bel tempo e caldo estivo. Ecco perchè non bisogna sorprendersi più di tanto rispetto alle basse temperature delle scorse ore o ai fenomeni di maltempo che hanno accompagnato il Ponte del 25 Aprile in Italia. Seppur con temperature più normali e meno rigide, sono episodi che si ripeteranno anche nei prossimi giorni in un contesto tipicamente primaverile.
Oggi, intanto, le temperature stanno sensibilmente aumentando in tutto il Paese, soprattutto in Sardegna ma anche varie località di Liguria, Sicilia, Puglia e Abruzzo la colonnina di mercurio ha superato il muro dei venti gradi centigradi. Ecco, infatti, le temperature massime di oggi:+23°C a Sestu, +22°C a Vallermosa, +21°C a Ventimiglia, Guspini, Sinnai, Villasor, Barrali, Quartucciu, Decimoputzu, Macchiareddu e Pula, +20°C a Pescara, Taranto, Siracusa, Cinisi, Iglesias, Carbonia, Capoterra, Domusnovas, Ussana, Quartu Sant’Elena e Palau, +19°C a Palermo, Catania, Cagliari, Cosenza, Porto Torres, Barumini, Termoli, Linosa e Oristano, +18°C a Messina, Lecce, Foggia, Orvieto, Mantova, Castellammare di Stabia, Savona, Marsala, Mazara del Vallo e Caltanissetta, +17°C a Milano, Torino, Genova, Bologna, Bari, Modena, La Spezia, Foligno, Sulmona, Arezzo e Ferrara, +16°C a Roma, Napoli, Verona, Pisa, Caserta, Brindisi, Ancona e Reggio Emilia, +15°C a Firenze, Trieste, Salerno, Benevento e Vicenza, +14°C a Venezia, Padova e Avellino, +13°C a Trento e Campobasso, +12°C a L’Aquila
Nell’area Euro-Mediterranea, il contesto climatico è molto vivace con grandi sbalzi termici anche a pochi chilometri di distanza. Infatti abbiamo un clima decisamente mite nelle zone Mediterranee o comunque tra Europa meridionale e nord Africa, con gli attuali +22°C di Madrid, Tunisi, Algeri, Casablanca e Valencia, +21°C di Valencia e Atene,+19°C di Lisbona, mentre fa molto freddo nei settori centro/occidentali del Continente, con appena +4°Ca Parigi e Copenaghen, +5°C a Bruxelles, +7°C a Londra in pieno giorno, come se fossimo in pieno inverno. Infatti una nuova ondata di freddo sta scivolando dal circolo polare artico verso l’Europa centro/occidentale, e nelle prossime ore arriverà fin sul nord Italia, raggiungendo le Alpi dove avremo nevicate fino a bassa quota e temperature molto basse fino a giovedì 28 aprile.
Intanto in Italia avanza una nuova formazione nuvolosa verso le Regioni centrali tirreniche e il nord, soprattutto il nord/est, dove tra stasera e domani avremo nuove precipitazioni in modo particolare tra Toscana, Umbria, Lazio, Campania settentrionale, zone interne di Marche, Abruzzo e Molise, alto Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
Al Sud invece dopo le burrasche di ieri con piogge, temporali e forti venti, è tornato il bel tempo con cielo sereno e venti in attenuazione. Le temperature aumenteranno sensibilmente nei prossimi giorni, soprattutto a partire da giovedì 28 in Sicilia, Calabria e Puglia con punte di +30°C in Sicilia e+26/+27°C tra Calabria e Salento.
Ma le condizioni meteorologiche resteranno instabili in tutto il Paese, anche al Sud nonostante il caldo (vedi mappa accanto). Avremo grandi sbalzi termici tra Nord e Sud: tra le Alpi e il Canale di Sicilia il gradiente termico sarà di 20°C, con conseguenti ripercussioni sulle condizioni atmosferiche. Al Nord il clima rimarrà fresco, umido e uggioso. Al Sud sarà nuvoloso, variabile, ma decisamente più mite mentre per la prima volta in stagione vediamo l’isoterma di +30°C ad 850hPa risalire il nord Africa fino alle porte del Mediterraneo.
L’evoluzione a medio/lungo termine è ancora incerta, ma crescono di ora in ora le probabilità che tra fine Aprile e inizio Maggio altre perturbazioni possano attraversare il Paese. Nell’immagine accanto una fotografia sinottica della situazione per sabato 30 aprile, l’ultimo giorno del mese: dal nord Europa avanza un nuovo profondo ciclone polare verso il Mediterraneo centro/occidentale, mentre sul Canale di Sicilia e sul mar Jonio si fa sentire l’ennesimo sbuffo caldo proveniente dal vicino Sahara.
Questa situazione potrebbe sfociare la prossima settimana in un’autentica tempesta Mediterranea che (vedi immagine accanto) potrebbe colpire in pieno l’Italia nella giornata di lunedì 2 maggio, con maltempo particolarmente violento su tutte le Regioni, venti impetuosi, piogge torrenziali, forti temporali con grandine e persino nuove nevicate sui rilievi (seppur non a quote basse come accaduto ieri).
Le temperature diminuirebbero nuovamente non solo lunedì, ma anche nei giorni successivi a causa dello scivolamento di questo ciclone verso i Balcani, con la conseguente irruzione di venti nord/orientali sull’Italia. Una prospettiva certamente primaverile, ma non molto distante da condizioni meteorologiche tardo-invernali.
Osservando i grafici degli “spaghetti”, possiamo notare come a lungo termine per il mese di maggio continuerà un trend volto al fresco e all’instabilità. La sfuriata fredda dei giorni scorsi sembra aver interrotto un lunghissimo periodo di anomalie termiche positive, a cui potrebbe adesso seguire un altro lungo periodo decisamente più freddo nella seconda parte della primavera non solo al Nord, ma anche al Centro/Sud. Ovviamente in un simile contesto non mancheranno anche fasi di maltempo con precipitazioni sparse e a tratti intense. Ne parleremo, caso per caso, ad ogni peggioramento con particolari approfondimenti. Intanto per le prossime ore la protezione civile ha diramato una nuova allerta meteo soprattutto per i forti venti che colpiranno il Centro/Nord.
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