LA GLOBALIZZAZIONE SECONDO TIZIANO TERZANI

Di Salvatore Santoru

Tiziano Terzani era alquanto critico verso l'attuale globalizzazione e la concezione del mondo "unipolare",ovvero basata sul dominio degli USA, su cui la stessa attuale globalizzazione è fondata.

Terzani portava avanti una visione del mondo basata sulla valorizzazione e l'elogio delle differenze, tanto che durante un'intervista concessa a Maria Lucia De Luca e Marina Marazzi sostenne(1):

" Sono orgogliosissimo di essere italiano, di essere fiorentino, di essere europeo, ma dico, specie ai giovani: «Siate orgogliosi di essere chi siete, però non pretendete che la vostra cultura abbia il monopolio di tutto, il monopolio della dignità della donna, il monopolio della civiltà, il monopolio della felicità, del benessere, del progresso. Analizzate, confrontatevi, difendete la vostra in maniera giusta, non violentemente». Io trovo bello, meraviglioso essere diversi ".

Si potrebbe sostenere, semplificando, che Terzani fosse un deciso oppositore della globalizzazione "occidentalista" attuale e/o del "mondialismo"(2), mentre sosteneva e auspicava una globalizzazione fondata su basi spirituali e olistiche.

Difatti, come riportato nel libro "Tiziano Terzani, la rivoluzione dentro di noi" di Gloria Germani, sostenne che(3):

" Ricordate, tutti siamo un tutt'uno. È questa l'unica globalizzazione nella quale dobbiamo crescere."
Siamo tutti assieme, su questa piccola terra, tutti uguali, gialli, neri, bianchi, musulmani, cristiani. Tutti uguali. Tutti con lo stesso cuore. Tutti con lo stesso amore verso i figli. Tutti con la stessa paura della morte".

Indubbiamente, quella esposta da Terzani era la concezione di un globalismo e di un'universalismo legato a una visione olistica della realtà, allo stesso tempo basato sul rispetto e la valorizzazione delle specificità identitarie così come sulla condivisione di un "sentire comune" spirituale.