LE POLITICHE DELLA "DESTRA NEOCON" E DELLA "SINISTRA TERZOMONDISTA" HANNO FAVORITO L'ISLAMISMO RADICALE IN OCCIDENTE
Di Salvatore Santoru
Negli ultimi anni si sta assistendo a un'inesorabile crescita dell'islamismo radicale, e l'ascesa dell'autoproclamato "Stato Islamico" e di altri gruppi estremisti ne sono la prova più evidente.
Tra le cause di tale prepotente avanzata non si possono non citare i madornali errori della politica estera (e interna) statunitense ed europea, errori in buona parte dovuti all'utilizzo di paradigmi ideologici di stampo "neocon" e "terzomondista".
Entrambi questi paradigmi dominanti si sono rivelati alquanto disfunzionali nella lotta al terrorismo.
Difatti, la strategia "neocon" adottata dal governo USA dopo il 2001 e basata sulla teoria dello "scontro di civiltà" e la conseguente contrapposizione verso l'Islam in sé, non ha fatto altro che portare nuove guerre imperialiste e far aumentare a dismisura il risentimento antioccidentale nelle masse arabe e islamiche nonché generando forti livelli di xenofobia e islamofobia.
D'altro canto la linea "terzomondista", diventata molto forte nell'establishment europeo e in parte anche nello stesso governo Obama, ha portato alla sottovalutazione, alla minimizzazione dell'islamismo radicale nonché allo stesso sostegno,indiretto o indiretto, di formazioni islamiste da parte del governo statunitense per finalità geopolitiche.
Inoltre, c'è da segnalare che un risultato del paradigma "terzomondista" seguito dall'establishment cosiddetto "progressista" nei paesi dell'UE è stato l'eccessivo permissivismo nei confronti del diffondersi dell'islamismo politico, una politica di cui oggi si vedono gli effetti sopratutto in Belgio.
Ciò che veramente oggi vale la pena di sottolineare è che sarebbe ora di affrontare il problema dell'avanzata dell'islamismo radicale con una nuova visione d'insieme e strategia che vada oltre quelle obsolete di stampo "neocon" e "terzomondista", risultate alquanto fallimentari.
Ciò che sarebbe auspicabile è che si attui una seria politica di contrasto al terrorismo e alla radicalizzazione, contrastando la strategia dei gruppi e dei potentati islamisti più radicali nonché adottando una politica estera basata su una maggiore cooperazione con quei paesi arabi/islamici maggiormente ostili all'estremismo, senza il bisogno di minimizzare e negare la portata del radicalismo islamista e d'altro canto senza attaccare l'Islam in quanto tale.
FOTO:https://en.wikipedia.org
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