Di Ezio Scaramuzzino
Da qualche tempo si parla un po’ dappertutto di “buonismo” e “buonista”, spesso in accoppiata con “radical chic” e quasi sempre con toni vagamente denigratori o sfottitorî.
Ma che differenza c’è tra l’essere buoni e l’essere buonisti? I buoni sono le persone gentili e premurose, le persone disposte a qualunque sacrificio per aiutare gli altri. I buonisti sono invece quelli che della bontà fanno un uso politico-ideologico. Questi ultimi, quando vogliono, sanno odiare cordialmente i loro avversari, ma utilizzano la bontà come alibi per mettersi la coscienza a posto e per giustificare un permissivismo ecumenico, costituente una delle cause non ultime dell’attuale marasma che rischia di travolgere il nostro stile di vita.
FONTE E ARTICOLO COMPLETO:http://ezioscaramuzzino.blogspot.it/2015/12/buoni-e-buonisti.html
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