La demonizzazione della ricchezza
Di Salvatore Santoru
Spesso e volentieri nella nostra società la ricchezza viene demonizzata, sia in modo diretto che indiretto.
Essa viene collegata in modo abbastanza stereotipato e pregiudiziale a caratteristiche come la presunzione,l'arroganza,l'avarizia e così via.
Spesso,l'aver raggiunto una buona posizione economica e/o finanziaria viene visto negativamente e può essere causa di invidia sociale e eccessive gelosie.
I mass media hanno in parte contribuito alla demonizzazione della ricchezza diffondendo modelli rigidi e stereotipati della stessa e capita spesso che chi faccia parte della categoria diventi "vittima" di un'immagine stereotipata che spesso si ha della stessa ricchezza.
Il fatto è che nell'essere o nel diventare ricchi in realtà non c'è nulla di male, e spesso e volentieri le credenze limitanti così tanto diffuse derivano da un'interpretazione sbagliata della religione, specialmente cristiana/cattolica in Occidente e dell'ideologia socialista,specialmente nella sua variante comunista.
Difatti, spesso e volentieri il clero e i cleri religiosi hanno condannato come meramente "diabolica" la ricchezza così come il clero politico mentre condannava i ricchi si arricchiva alla faccia del popolo nei diversi paesi dominati dal "socialismo reale", così come in altri regimi e dittature vecchie e nuove.
Il fatto è che l'utilizzo costruttivo della prosperità e ricchezza economica può risultare una possibile soluzione a molti problemi individuali o sociali.
Quindi, sarebbe ora che i pregiudizi e gli stereotipi introiettati sulla ricchezza gradualmente si abbandonassero e nasca una nuova concezione sociale e culturale che veda anche nella prosperità economica/finanziaria un mezzo costruttivo per il miglioramento personale e collettivo e di conseguenza per la costruzione di un mondo più libero e felice.
FOTO:http://www.vincenzofanelli.com
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione