Otto membri della commissione Ambiente del Consiglio regionale hanno effettuato ieri il promesso sopralluogo sui territori geotermici, dopo gli allarmismi che non sono mancati negli ultimi mesi. Dopo la visita, il presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli (Pd), ha confermato che per il territorio la geotermia è «una grande risorsa.
Un volano di sviluppo per il territorio. È indubbio che la geotermia sia una grande risorsa da sfruttare sempre di più utilizzando le nuove tecnologie per mitigare l’impatto ambientale» e puntando – specifica Baccelli – a «raggiungere l’autosufficienza energetica», definita come «vera priorità dell’agenda politica regionale».
Quel che è indubbio è che già oggi i dati della geotermia toscana sono molto importanti: secondo i dati forniti da Enel green power (34 le centrali gestite da Egp) la geotermia soddisfa più del 27% del fabbisogno elettrico regionale con ricadute importanti sul territorio anche in termini occupazionali con 700 dipendenti diretti e più di 1000 nell’indotto; per quanto riguarda inoltre le concessioni e i contributi di produzione, nel solo 2015 ai 16 comuni sede di impianti geotermici Enel ha erogato 30 milioni di euro.
Alla visita hanno partecipato il vicepresidente della commissione Giacomo Giannarelli (M5s) e i consiglieri Francesco Gazzetti (Pd), Monia Monni (Pd), Elisa Montemagni (Lega), Alessandra Nardini (Pd), Andrea Pieroni (Pd), Roberto Salvini (Lega). Erano inoltre presenti i sindaci di Pomarance Loris Martignoni, di Castelnuovo Val di Cecina Alberto Ferrini, di Monteverdi Marittimo Carlo Giannoni, di Monterotondo Marittimo Giacomo Termine e di Radicondoli Emiliano Bravi.
«La geotermia – ha dichiarato Martignoni – è estremamente importante per il territorio. Se ci fosse un problema legato alla salute, saremmo i primi ad intervenire. Allo stato attuale non ci sono elementi scientifici che parlano ricadute dannose sui cittadini, gli autorevoli studi esistenti affermano anzi che la geotermia non costituisce un problema sanitario. La geotermia è elemento insostituibile, non è una coltivazione semplice per effetto del campo geotermico. Enel ha sviluppato una gestione del serbatoio assolutamente efficiente. Ė importante che continui perché è una garanzia per tutti». Il sindaco ha infine osservato di «non essere contrario in principio alla ricerca e alla possibilità di centrali a circuito chiuso, laddove la risorsa le renda possibili. Gli impianti di Bagnore costituiscono un modello in questo senso».
Il sopralluogo è proseguito dunque con una visita al Museo della geotermia, come pure alla centrale di Valle Secolo – l’impianto geotermico più grande d’Europa con 120 MW di potenza installata – dove i commissari hanno assistito all’apertura di un pozzo geotermico e inaugurato la nuova officina di Termomeccanica di Sasso Pisano. Massimo Montemaggi, responsabile Geotermia Enel green power, e Donato Leone, responsabile affari istituzionali territoriali Italia, hanno infine ripercorso la storia della geotermia in Toscana dove si è sviluppato il know how che l’azienda esporta in tutto il pianeta, fino a raggiungere nel 2015 il record della produzione con 5.820 Gwh e un aumento di quasi 250 GWh rispetto all’anno precedente.
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