Attenzione alle bufale sul microbioma, l’insieme dei batteri che vivono con noi

mar 20, 2016 0 comments
Immagine al microscopio elettronico di diversi batteri presenti su una lingua umana (foto: STEVE GSCHMEISSNER)

Di Stefano Dalla Casa

Da qualche tempo gli scienziati di tutto il mondo sono molto interessati al microbioma umano, cioè all’insieme dei genomi delle migliaia di specie microscopiche (procarioti, protozoi, funghi, virus) che costituiscono il nostro microbiota. Questi miliardi di ospiti che ci portiamo a spasso sono spesso indispensabili, come alcuni batteri simbionti che vivono nel nostro intestino, mentre altri hanno un ruolo nello sviluppo di diversi disturbi e malattie,dalle allergie al cancro.




Vengono investiti miliardi di dollari per studiare il microbiota umano e il relativo microbioma ma, per quanto sia eccitante, i ricercatori stanno ancora grattando la superficie, e non tutti se lo ricordano. Per questo il microbiologo Jonathan Eisen sul suo blogThe Tree of Life, vigila tendendo traccia di tutti i casi in cui le potenzialità del microbioma sono pompate, sia dalla stampa, sia da alcuni ricercatori. A complicare ulteriormente le cose, dobbiamo ora mettere in conto quei ciarlatani che si sono appropriati della parola microbioma facendola diventare una vuota buzzword per vendere inutili integratori, libri e diete.
Kavin Senapathy su Forbes racconta che dal 29 febbraio al 7 marzo si è svolto il Microbiome Medicine Summit. Potrebbe sembrare un rispettabile congresso di medicina, ma una volta sul sito è chiaro che si tratta esclusivamente di un’operazione di marketing ben pianificata. Il congresso si è svolto solo on-line, e si rivolgeva al pubblico generico, non alla comunità scientifica. Nella home page del sito siamo salutati da un accattivante video dell’organizzatore, il dottor Raphael Kellman, medico olisiticoautore di The microbiome diet. Il dottore non ha mai firmato uno studio sul microbioma, e se non bastasse il titolo per capire che il libro è fuffa, non ci vuole molto per scoprire che il volume sponsorizzato trae ispirazione dalle paleodiete, che sono fuffa a loro volta.
Sotto il video, dopo aver oltrepassato le offerte imperdibili che permetterebbero di accedere a caro prezzo ai video e agli altri materiali del convegno, il sito finalmente ci elenca gli esperti con cui abbiamo a che fare. Tra i 33 speaker ci sono molti nomi piuttosto noti al pubblico americano, ma fondamentalmenteestranei alla comunità scientifica a cui affermano di appartenere. Abbiamo Joseph Mercola, osteopata che dal suo frequentatissimo sito promuove ogni sorta di bufala medica (comprese quelle contro i vaccini). Il dottor David Perlmutter, invece, si è fatto un nome cavalcando la moda delle diete senza glutine, che non hanno nessun razionale al di fuori di disturbi specifici come la celiachia. Secondo Perlmutter il glutine agirebbe come un germe che mette in pericolo la nostra salute, e sarebbe particolarmente dannoso per il cervello. Spicca poi Deepak Chopra, una celebrità che ha avuto particolarmente successo nell’appropriarsi del lessico della fisica quantistica e nel rivenderlo sotto forma misticismo New-Age (il gioco funziona a patto di evitare discussioni con veri fisici).
E in fin dei conti l’operazione del Microbiome medicine summitnon costituisce nulla di nuovo nel mondo della ciarlataneria. Lafisica quantistica è una specie di jolly, ma in realtà molti concetti e termini propri della scienza e della tecnica possono essere agevolmente cooptati per vendere. Per esempio non è un caso che i manuali in omaggio acquistando l’accesso esclusivo ai materiali del summit, siano pubblicati dal Centre for Epigenetic Expression: nonostante il nome, tale centro non ha nulla a che vedere né con la ricerca scientifica, né con l’epigenetica, ma quello che conta è l’apparenza.
Nel caso del microbioma l’impresa è particolarmente semplice: non solo le ricerche in questo campo godono di una luce mediatica molto forte, ma se il tuo business prevede di far credere alle persone che bastano un integratore o una dieta miracolosa a cambiare vita, aggiungere i microbi all’equazione non è complicato. Per esempio basta modifiare la filastrocca e dire che il benessere che deriva dall’assumere un certo integratore è dovuto al fatto che agisce anche sul nostro microbioma.
Come ha spiegato Stat news, il mercato per tutto quello riguarda il microbioma è in crescita vertiginosa, ma bisogna mantenere uncauto scetticismo verso chiunque creda sia facile imbrigliare il potere dei nostri piccoli ospiti per farci stare meglio. A oggi, l’unico intervento medico che agisce direttamente sul nostro microbiota è il trapianto di feci: è stato provato che trasferire in questo modo un campione di batteri intestinali da un donatore sano, è efficace nel trattamento di alcune infezioni. Tuttavia questa pratica precede l’hype del microbioma, mentre i trial clinici dei primi farmaci sviluppati a partire dal suo studio devono ancora terminare.

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