Di Daniela MascaroTutti noi almeno una volta abbiamo fatto un pensiero negativo su noi stessi. Io stessa fino a qualche tempo fa mi sentivo meno degli altri e avevo la sensazione che gli altri fossero migliori di me in molte cose.
Può essere che pensiamo di non essere abbastanza bravi, di non essere in grado di fare qualcosa, di non aver ottenuto abbastanza o di non avere ciò che serve per avere successo. Magari stiamo attraversando un periodo difficile e lo rendiamo ancora più duro con dei pensieri tipo “Mi succede sempre così”, “Non sarò mai in grado di realizzare ciò che voglio”, “E ‘troppo difficile per me cambiare”, “Per gli altri è tutto più facile”.
Queste però sono tutte storie che ci raccontiamo nella testa, siamo in grado di superare qualsiasi sfida, se ci troviamo nella condizione di doverla affrontare allora vuol dire che in qualche modo possiamo farlo.
E ve lo dice una che negli anni passati non credeva che sarebbe mai riuscita a parlare con le persone senza essere in imbarazzo (e no, non era proprio compatibile con il lavoro da psicologa che avevo scelto ;)) ed era convinta che tutti gli altri avessero una marcia in più e che quando stavano distribuendo il coraggio io stessi probabilmente pensando alle farfalle.
Di cose ne ho imparate negli ultimi anni e voglio condividerle perchè sono sicura che se ce l’ho fatta io ce la può fare chiunque legga questo articolo.
1. TU NON SEI I TUOI PENSIERI
Ripenso a quando, appena finita l’università , ho deciso di prendermi un anno per decidere cosa fare della mia vita. Eppure quando finisci l’università dovresti aver già deciso che lavoro vorrai fare no?
Nell’indecisione generale, faccio la scuola di psicoterapia, faccio la psicologa, boh che faccio? ho deciso di prendermi un anno e trasferirmi ad Amsterdam.
Nell’indecisione generale, faccio la scuola di psicoterapia, faccio la psicologa, boh che faccio? ho deciso di prendermi un anno e trasferirmi ad Amsterdam.
Tutto questo non senza un po’ di fifa. Cosa farò quando sarò li? Come farò a pagare le bollette, una casa e mantenermi? Non parlavo nemmeno troppo bene l’inglese e nella mia mente hanno iniziato a comparire tutta una serie di scenari tragici e disastrosi, scenari in cui io non ce l’avrei fatta.
L’ho fatto lo stesso, sono partita, ma non senza paura.
Beh sapete una cosa? Una volta li mi son dovuta preoccupare di mille altre cose che non erano neanche lontanamente presenti nelle mie preoccupazioni preventive mentre tutto quello che avevo pensato e di cui avevo paura non si è neanche verificato.
Beh sapete una cosa? Una volta li mi son dovuta preoccupare di mille altre cose che non erano neanche lontanamente presenti nelle mie preoccupazioni preventive mentre tutto quello che avevo pensato e di cui avevo paura non si è neanche verificato.
Ho trovato un lavoro, una casa, ho imparato l’inglese e vi dirò di più, ad Amsterdam ho fatto la mia prima esperienza da psicologa occupandomi di un bambino sospetto ADHD. Anche li tanta indecisione insicurezza ma, memore dell’esperienza del trasferimento, mi son detta “Ok, ce la posso fare, e se non ce la faccio sarà comunque una bella esperienza”. E puf, spariti i pensieri negativi, spariti i fantasmi della mia mente.
Siate svegli nelle vostre scelte, sentite cosa volete fare e muovetevi in base a quella spinta vera, che viene da dentro non da fuori. E non lasciate che la vostra mente vi spaventi, ci proverà sempre ma siete voi in controllo, non lei.
2. L’ERBA DEL VICINO (NON) E’ SEMPRE PIU’ VERDE
Spesso ci sentiamo giù di morale perchè ci confrontiamo con gli altri e pensiamo cose del tipo “Vorrei essere in gamba come lui” o “che fortunato che è!”. Bene queste persone probabilmente staranno vivendo anche loro le proprie sfide quotidiane, anche se noi non lo vediamo. Mentre noi ci focalizziamo su un solo aspetto delle loro vite, magari sul fatto che hanno successo nel loro lavoro, c’è tutta una parte di storia che non sappiamo e non è che essere loro ci renderebbe immediatamente felici.
Per non parlare del fatto che non si tratta di ottenere successo, felicità , soldi bensì di permettere a noi stessi di essere chi realmente siamo. Per fortuna in questo mondo siamo tutti diversi, ognuno con il proprio viaggio. Non è meglio apprezzare ciò che si ha piuttosto che guardare a ciò che non si ha?
3. TU PUOI FARE LA DIFFERENZA
Quante volte abbiamo voglia di fare la differenza ma pensiamo di essere troppo piccoli o incapaci per aiutare a cambiare il mondo?
Finchè non accettiamo che, non importa quanto grandi o piccole siano le nostre azioni, possiamo comunque fare la differenza, saremo sempre assediati da questo bisogno di fare qualcosa, cambiare qualcosa.
Spesso le persone con le quali ho il piacere di parlare mi ringraziano e mi dicono che dopo una chiacchierata con me gli sembra tutto diverso e si sentono molto meglio e ho notato che tutte le volte che non sono grata per questo ma penso a cosa potrei fare di più, li mi perdo e non mi rendo conto di quello che già sto facendo.
A volte un semplice gesto gentile può avere un impatto inimmaginabile su una persona, anche se noi non ne siamo consapevoli.
Magari è aiutare una persona in difficoltà con una ruota a terra, magari è raccogliere dalla strada un gattino indifeso o dedicare un’ora del tuo tempo ad ascoltare un amico: gesti che sembrano di poca importanza a noi ma che davvero possono fare la differenza.
Magari è aiutare una persona in difficoltà con una ruota a terra, magari è raccogliere dalla strada un gattino indifeso o dedicare un’ora del tuo tempo ad ascoltare un amico: gesti che sembrano di poca importanza a noi ma che davvero possono fare la differenza.
Lo dice anche il Dalai Lama:
Non sottovalutare il tuo potere individuale..
4. SEI ESATTAMENTE DOVE DEVI ESSERE
“Quando avrò finito l’università allora finalmente avrò un lavoro e sarò tranquillo!”
Quante volte lo abbiamo pensato o sentito?
E’ un circolo vizioso che inizia quando guardiamo la situazione in cui ci troviamo e pensiamo che non sia buona abbastanza. Abbi fiducia in ciò che stai facendo, in te stesso e nel posto in cui sei.
Ciò non significa che non possiamo agire per modificare la situazione in cui siamo, semplicemente il punto di partenza è un altro: non più “Qui non sto bene, devo scappare” bensì “ok, da dove posso cominciare per migliorare la mia situazione?”.
Il più delle volte la parte più bella è il viaggio, non la meta
5. CERCA LA FELICITA’ DENTRO DI TE, NON FUORI
La pace e la felicità sono una condizione interna, non arrivano da fuori. Ci intrappoliamo nella ricerca della felicità all’esterno, credendo che se facciamo questo e quest’altro allora si che saremo felici e in pace.
Non è così: la pace viene da dentro, se non plachiamo l’anima e la mente le situazioni di benessere saranno solo apparenti, la vera felicità non ha a che fare con ciò che facciamo, è uno stato dell’essere.
6. PARLARE MALE DI NOI STESSI NON MIGLIORA LE COSE
Questa, per quanto sembri strano, è una cosa molto comune. Sembra quasi che siamo abituati al fatto che, quando qualcuno ci chiede cosa stiamo facendo nella nostra vita o come ci sentiamo, le prime parole a uscire dalla nostra bocca siano qualcosa di negativo su noi stessi. Fateci caso!
Farlo non serve a nulla, anzi! Se non amiamo noi stessi, come possiamo pretendere che gli altri ci amino. Per non parlare del fatto che ripetersi cose negative sul proprio conto fa si che, ad un certo punto, ci si creda senza questionare il perchè.
Ti capita di farlo? Se si inizia osservando quanto spesso lo fai e fai un piccolo sforzo per fermarti prima di iniziare la prossima volta. Ben presto spariranno anche i pensieri negativi su te stesso, comodo no?
7. TU NON SEI CIO’ CHE FAI
Tante volte ci facciamo prendere dall’idea che, se facciamo qualcosa ( che sia una laurea, un lavoro, un credo religioso, ecc.), allora avremo più valore. Di conseguenza se NON facciamo quella cosa o NON raggiungiamo un certo obiettivo, ci sentiamo inutili o non abbastanza.
Ecco una verità da ricordare sempre e per sempre: Tu Non Sei Ciò Che Fai.
Certo, è bene essere soddisfatto di te stesso se hai fatto qualcosa di grande ma far si che questo qualcosa diventi parte della tua identità non è salutare. Allo stesso modo, il NON fare qualcosa non ti rende migliore o peggiore.
Certo, è bene essere soddisfatto di te stesso se hai fatto qualcosa di grande ma far si che questo qualcosa diventi parte della tua identità non è salutare. Allo stesso modo, il NON fare qualcosa non ti rende migliore o peggiore.
Se stai aspettando di fare qualcosa per sentirti OK, per sentirti abbastanza, guarda che potresti aspettare anche tutta la vita! Il sentirsi OK non viene dal fare ma dall’essere. Ricorda: sei ok così come sei (questa realizzazione mi ha aiutata molto nel mio percorso di crescita personale).
8. PENSA A QUANTI OBIETTIVI SEI RIUSCITO A RAGGIUNGERE
Questo è un consiglio che mi fu dato parecchio tempo fa e di cui ho fatto tesoro: prenditi un attimo per pensare a te, a come sei realmente.
Anzichè focalizzarti su quanto ancora non hai raggiunto, su quanto non sei felice nella situazione in cui sei, su quanto vorresti cambiare, pensa a tutto ciò che di buono hai fatto e raggiunto. Perchè continuare a tenersi stretta quella sensazione di non essere abbastanza?
Dopodichè, se stai vivendo una situazione che non ti piace, chiediti come puoi cambiarla, sfida te stesso per esplorare e trovare le risposte. Imparerai molto su di te e su quello che puoi fare.
Perchè ho scritto questo articolo?
Quello che voglio trasmettere è che è il tuo sistema di credenze che crea la realtà in cui vivi. Tu diventi ciò che credi di essere, se credi di non essere Ok così come sei, stai sicuro che la vita te lo confermerà .
So che per come vanno le cose sembra il contrario, sembra che ciò che ci succede definisca le nostre vite. Non è così, tutt’altro!
Se credi di essere troppo timido per parlare davanti a un pubblico, quando ti si presenterà l’occasione sarai talmente convinto di non poterlo fare che, indovina un po’? non ce la farai, balbetterai, diventerai rosso e via dicendo. Ti starai confermando le tue credenze.
Come fare per cambiare tutto questo?
Cambia dall’interno, modifica le tue credenze e la tua vita sarà uno specchio di ciò che credi di essere. Il mio consiglio è di provare per 30 giorni, prendi una credenza che ti riguarda e per 30 giorni modificala, osserva quando compare e proprio in quel momento sostituiscila con ciò che vorresti che fosse. Alla fine dei 30 giorni ti accorgerai che è cambiato davvero qualcosa nella tua vita e non potrai fare a meno di continuare a farlo
Cambia dall’interno, modifica le tue credenze e la tua vita sarà uno specchio di ciò che credi di essere. Il mio consiglio è di provare per 30 giorni, prendi una credenza che ti riguarda e per 30 giorni modificala, osserva quando compare e proprio in quel momento sostituiscila con ciò che vorresti che fosse. Alla fine dei 30 giorni ti accorgerai che è cambiato davvero qualcosa nella tua vita e non potrai fare a meno di continuare a farlo
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