Il numero Uno è il principio divino. Ogni cosa nasce dall’Uno. Il numero Uno è il tutto, l’Eterno Infinito Essere, che non ha forma e possiede tutte le forme, che non ha nome e possiede tutti i nomi. Essendo indivisibile, indica principalmente l’unità, la sua forza sta nel suo valore qualitativo di unire e di origine, per questo motivo è un numero sacro venerato dall’antichità.
Tutte le tradizioni parlano di un origine in cui regnava l’unità, il non-manifesto senza divisione, l’unificazione delle energie e la totalità. Da questa origine sono nate tutte le cose e la manifestazione. Dal numero Uno scaturiscono due energie uguali e contrarie che formano la materia. L’unione di queste due energie, maschile e femminile, dentro l’Uno, creano la nuova vita.
L’unità è il principio armonizzante, ma se questa unità si rompe lascia il posto alla molteplicità. Il pantheon della mitologia antica contemplava una molteplicità di elementi naturali, governata da una divinità suprema, ricordo dell’unità fondamentale. Simbolo dell’Uno è il Cerchio essendo senza inizio e senza fine. Il numero Uno, in quanto simbolo unificante, ha un grande capacità evocatrice, permette di creare legami riunendo gli elementi separati, come la terra e il cielo, il macrocosmo e il microcosmo. L’Uno nella simbologia esoterica non è considerato un numero avendo una valenza principiale come unità, da cui si originano e fanno ritorno tutti i numeri.
Il numero Due deriva dalla divisione dell’unità ed è il simbolo della separazione, perché da un punto di vista sacro, l’unità è per essenza una e unica.Il Due, come diade, è l’espressione della dualità. In una visione dualistica del mondo si ha la separazione del principio materiale dal principio spirituale, e il numero Due è l’incarnazione degli opposti: maschile/femminile, giorno/notte, terra/cielo, ecc. Essendo un principio duale, indica sia il contrasto, la polarità, sia il tentativo di conciliazione. Quindi il Due può essere considerato un numero ambivalente: nella sua funzione positiva cerca di riconciliare gli opposti, per ritornare all’unione ed è indice di saggezza, come ricerca attiva di una perduta armonia, oppure ha un carattere negativo se porta alla rottura dell’unità con la netta divisione dei contrari. Il numero Due, ci porta all’interno di una differenziazione, non multipla, bensì fondata su un conflitto binario che comporta un’esclusione e una spaccatura: vero o falso, bianco o nero, ecc. La linea è la figura geometrica raffigurante il due; infatti si ha un collegamento con il simbolismo della croce nella coppia della verticale e dell’orizzontale: la linea orizzontale indica lo sviluppo materiale, mentre quella verticale l’elevazione spirituale. Inoltre il Due essendo un numero pari, incarna le energia femminile e la passività. Infatti, nell’Antichità il numero Due era attributo della Grande Madre Terra.
Il Numero Tre è il simbolo del ternario, la combinazione di tre elementi. Il ternario è uno dei simboli maggiori dell’esoterismo. Primo numero dispari, poiché l’uno non è considerato un numero, il Tre è profondamente attivo e possiede una grande forza energetica. È il simbolo della conciliazione per il suo valore unificante. Infatti tanto il Due separa quanto il Tre riunisce. La sua espressione geometrica è il Triangolo, simbolo esemplare del ritorno del multiplo all’unità: due punti separati nello spazio, si assemblano e si riuniscono in un terzo punto situato più in alto.
Inoltre il rapporto della triade con l’unità può essere espresso da un triangolo equilatero, ovverodall’identità del Tre, dove in ognuno dei tre angoli diversamente indicati è data ogni volta la triade intera. È il primo numero di armonia, di soluzione del conflitto dualistico, ed è per questo considerato un numero perfetto. Il Tre apre la strada della mediazione e permette di uscire dall’antagonismo, superando la visione parziale e riduttiva del dualismo, poiché due elementi non possono essere conciliati che con l’ausilio di un terzo elemento. La triade sintetizza i poli opposti della dìade. Il Tre è dunque numero simbolo di vitalità e radice di ogni ulteriore estrinsecazione delle operazioni dell’Uno nell’alterità del molteplice. Nella mitologia e nel culto è l’espressione della Trinità (una riunione di dèi in gruppi di tre), come simbolo dell’unità sostanziale.
Inoltre il rapporto della triade con l’unità può essere espresso da un triangolo equilatero, ovverodall’identità del Tre, dove in ognuno dei tre angoli diversamente indicati è data ogni volta la triade intera. È il primo numero di armonia, di soluzione del conflitto dualistico, ed è per questo considerato un numero perfetto. Il Tre apre la strada della mediazione e permette di uscire dall’antagonismo, superando la visione parziale e riduttiva del dualismo, poiché due elementi non possono essere conciliati che con l’ausilio di un terzo elemento. La triade sintetizza i poli opposti della dìade. Il Tre è dunque numero simbolo di vitalità e radice di ogni ulteriore estrinsecazione delle operazioni dell’Uno nell’alterità del molteplice. Nella mitologia e nel culto è l’espressione della Trinità (una riunione di dèi in gruppi di tre), come simbolo dell’unità sostanziale.
Il numero Quattro è il più perfetto tra i numeri essendo la radice degli altrinumeri e di tutte le cose. Esso rappresenta la prima potenza matematica, e la virtù generatrice da cui derivano tutte le combinazioni. Il numero Quattro è l’emblema del moto e dell’infinito, rappresentando sia il corporeo, il sensibile, sia l’incorporeo. Il Quattro è scomponibile in 1 + 3, la monade (l’uno) e ilTriangolo, e simboleggia l’Eterno, e l’uomo che porta in sé il principio divino. Il quaternario era il simbolo usato da Pitagora per comunicare ai discepoli l’ineffabile nome di Dio, che per esso significava l’origine di tutto ciò che esiste.
È nel quaternario che si trova la prima figura solida, simbolo universale dell’immortalità, ovvero laPiramide. Secondo Pitagora, dalla monade derivò la dìade indeterminata, dalla loro unione tutti i numeri, dai numeri i punti, dai punti le linee, dalle linee la superficie, da questa i solidi, dei quali gli elementi sono quattro: il Fuoco, l’Acqua, l’Aria e la Terra; e dai solidi i corpi, la Decade o l’Universo. Il Quattro è considerato dalla simbologia il numero della realtà e della concretezza, dei solidi così come delle leggi fisiche, della logica e della ragione. Il Quattro come manifestazione di ciò che è concreto, immutabile e permanente ha la sua espressione geometrica nel Quadrato, che ben rende tutte le sue caratteristiche. E’ il numero della materia: i 4 elementi della terra: fuoco–acqua–terra–aria, della concretezza, dell’ordine, dell’orientamento: la croce cosmica riunisce i punti solari dell’orizzonte (nord-sud, est-ovest).
È nel quaternario che si trova la prima figura solida, simbolo universale dell’immortalità, ovvero laPiramide. Secondo Pitagora, dalla monade derivò la dìade indeterminata, dalla loro unione tutti i numeri, dai numeri i punti, dai punti le linee, dalle linee la superficie, da questa i solidi, dei quali gli elementi sono quattro: il Fuoco, l’Acqua, l’Aria e la Terra; e dai solidi i corpi, la Decade o l’Universo. Il Quattro è considerato dalla simbologia il numero della realtà e della concretezza, dei solidi così come delle leggi fisiche, della logica e della ragione. Il Quattro come manifestazione di ciò che è concreto, immutabile e permanente ha la sua espressione geometrica nel Quadrato, che ben rende tutte le sue caratteristiche. E’ il numero della materia: i 4 elementi della terra: fuoco–acqua–terra–aria, della concretezza, dell’ordine, dell’orientamento: la croce cosmica riunisce i punti solari dell’orizzonte (nord-sud, est-ovest).
Il numero Cinque simboleggia la vita universale, l’individualità umana, la volontà, l’intelligenza, l’ispirazione e la genialità. Il Cinque simboleggia anche l’evoluzione verticale, il movimento progressivo e ascendente. Essendo il numero dell’uomo, come mediano tra terra e cielo indica la possibile trascendenza verso una condizione superiore. Si tratta di un numero eminentemente umano, e come tale simbolicamente suscettibile di deviazione dall’ordine spirituale che gli conferisce invece valenze positive. Tale deviazione ha luogo allorché l’individualità e la vitalità, deducibili dal riferimento ai Cinque sensi ed all’articolazione quinaria dell’essere umano nella raffigurazione leonardesca (uomo vitruviano, stella a cinque punte), pretendono di staccarsi dall’Uno per diventare autocentriche.
Il Cinque diviene allora un quaternario eccentrico, o falsato da un doppio centro, ovvero un simbolo iterativo della natura dissociata o decaduta. Lo squilibrio potenziale tipico del numero Cinque si rileva anche nella sua scomponibilità in due più tre, così come le sue valenze creative possono essere lette nella somma 1 + 4, indicatrice della discesa immediata dell’Unità nel Quaternario, una discesa imprevedibile che produce l’ispirazione e la genialità. Riassumendo, il numero Cinque, come tutti i numeri dispari genera attività, nella forma positiva di evoluzione, di movimento progressivo di elevazione, oppure in quella negativa di involuzione, di discesa e di degradazione. Il quinario collega l’alto con il basso, e può far tendere verso uno di questi poli. Il suo valore positivo o negativo è bene rappresentato dalla figura geometrica del pentagramma: quando il pentagramma è dritto si identifica con l’uomo (stella a cinque punte), nella sua valenza positiva; quando invece è capovolto assume un valore negativo, attributo delle forze del male.
Il Sei è un numero mistico e ambivalente nel suo significato, in quanto è il numero dell’equilibrio e dell’ordine perfetto. Può ben predisporre all’unione con il divino, ma allo stesso tempo può generare confusione, turbamento e illusione. La sua ambivalenza è rappresentata graficamente dalla Stella a sei punte (Sigillo di Salomone) che permette di comprendere la contraddizione insita nel numero Sei. La stella a sei punte è formata dall’unione di due triangoli: quello con la punta verso il basso, indica la materialità; quello con la punto verso l’alto, invece la spiritualità.
Mentre la Stella a cinque punte corrisponde alla dimensione microcosmica, all’uomo individuale, la Stella a Sei punte corrisponde alla dimensione macrocosmica, all’uomo universale. L’interazione dei due triangoli è l’incarnazione dell’unione tra cielo e terra, tra la polarità maschile e la polarità femminile, generando l’armonia degli opposti; ma allo stesso tempo indica l’oggetto e il suo riflesso, l’immagine speculare deformante. Il numero Sei evoca la prova iniziatica, la scelta fondamentale che implica l’impegno attivo dell’iniziato a seguire la via dell’elevazione spirituale, senza disperdersi in illusioni. Il numero 6 che nell’antichità era consacrato a Venere è considerato simbolo della bellezza e della perfezione. Negli antichi Misteri era importante perché offriva le Sei dimensioni di tutti i corpi più quelle di altezza e profondità, ovvero i quattro punti cardinali sommati allo Zenit e al Nadir.
Mentre la Stella a cinque punte corrisponde alla dimensione microcosmica, all’uomo individuale, la Stella a Sei punte corrisponde alla dimensione macrocosmica, all’uomo universale. L’interazione dei due triangoli è l’incarnazione dell’unione tra cielo e terra, tra la polarità maschile e la polarità femminile, generando l’armonia degli opposti; ma allo stesso tempo indica l’oggetto e il suo riflesso, l’immagine speculare deformante. Il numero Sei evoca la prova iniziatica, la scelta fondamentale che implica l’impegno attivo dell’iniziato a seguire la via dell’elevazione spirituale, senza disperdersi in illusioni. Il numero 6 che nell’antichità era consacrato a Venere è considerato simbolo della bellezza e della perfezione. Negli antichi Misteri era importante perché offriva le Sei dimensioni di tutti i corpi più quelle di altezza e profondità, ovvero i quattro punti cardinali sommati allo Zenit e al Nadir.
Il numero Sette esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto e rappresenta un ciclo compiuto e dinamico. Considerato fin dall’antichità unsimbolo magico e religioso della perfezione, perché era legato al compiersi del ciclo lunare. Gli antichi riconobbero nel Sette il valore identico della monadein quanto increato, poiché non prodotto di alcun numero contenuto tra 1 e 10. Presso i Babilonesi erano ritenuti festivi, e consacrati al culto, i giorni di ogni mesemultipli di Sette. Tale numero fu considerato simbolo di santità dai Pitagorici. I Greci lo chiamarono venerabile, Platone anima mundi. Presso gli Egizi simboleggiava la vita.
Il numero Sette rappresenta il perfezionamento della natura umana allorché essa congiunge in sé il ternario divino con il quaternario terrestre. Essendo formato dall’unione della triade con la tetrade,il numero Sette indica la pienezza di quanto è perfetto, partecipando alla duplice natura fisica e spirituale, umana e divina. É il centro invisibile, spirito e anima di ogni cosa. Il Sette è il numero dellaPiramide in quanto formata dal triangolo(3) su quadrato(4). Quindi il Sette è l’espressione privilegiata della mediazione tra umano e divino.
L’infinito: è questo il primo significato attribuito al numero Otto. E l’infinito è indissolubilmente legato al Karma, alla fecondità e alla prosperità. Il numero Otto, quindi, come simbolo dell’infinito, del riflesso dello spirito nel mondo creato, dell’incommensurabile e dell’indefinibile. Dal punto di vista prettamente esoterico, il numero 8 simboleggia la Giustizia rappresentata da una bilancia con due piatti e trasposta nell’intelletto che si eleva oltre ciò che è terreno. Il numero Otto indica l’incognito che segue alla perfezione simboleggiata dal numero Sette che incita alla ricerca e alla scoperta della trascendenza. Essendo un numero pari,l’Otto è formato dall’energia femminile e passiva. L’Otto è anche il numero che simboleggia la morte, in termini di transizione e di passaggio.
Il numero Sette rappresenta il perfezionamento della natura umana allorché essa congiunge in sé il ternario divino con il quaternario terrestre. Essendo formato dall’unione della triade con la tetrade,il numero Sette indica la pienezza di quanto è perfetto, partecipando alla duplice natura fisica e spirituale, umana e divina. É il centro invisibile, spirito e anima di ogni cosa. Il Sette è il numero dellaPiramide in quanto formata dal triangolo(3) su quadrato(4). Quindi il Sette è l’espressione privilegiata della mediazione tra umano e divino.
L’infinito: è questo il primo significato attribuito al numero Otto. E l’infinito è indissolubilmente legato al Karma, alla fecondità e alla prosperità. Il numero Otto, quindi, come simbolo dell’infinito, del riflesso dello spirito nel mondo creato, dell’incommensurabile e dell’indefinibile. Dal punto di vista prettamente esoterico, il numero 8 simboleggia la Giustizia rappresentata da una bilancia con due piatti e trasposta nell’intelletto che si eleva oltre ciò che è terreno. Il numero Otto indica l’incognito che segue alla perfezione simboleggiata dal numero Sette che incita alla ricerca e alla scoperta della trascendenza. Essendo un numero pari,l’Otto è formato dall’energia femminile e passiva. L’Otto è anche il numero che simboleggia la morte, in termini di transizione e di passaggio.
La rappresentazione del numero Otto si palesa anche nell’archeologia sacra dato che l’Otto viene universalmente considerato il numero “difensore” dell’equilibrio cosmico. Nella cultura orientale, soprattutto quella legata alla religione, troviamo templi costruiti su pianta a base ottagonale, ovvero sulla figura che fa girare la ruota del centro stesso dell’universo. Sin dai tempi antichi, il numero Otto è considerato sacro nel paese del Sol Levante rappresentando una quantità immensa ma allo stesso tempo non definibile. Lo stesso territorio nipponico veniva rappresentato dal numero Otto dato che, come ben sappiamo, è costituito, oltre che dalle quattro isole maggiori, da un numero enorme di isole e isolotti. Continuando sulla nostra dissertazione sulla simbologia del numero Otto possiamo dire che, nella dottrina cristiana, l’ottavo giorno rappresenta la trasfigurazione e il Nuovo Testamento. Dopo i sei giorni della creazione e il settimo di riposo, l’ottavo simboleggia la resurrezione del Cristo e dell’uomo stesso annunciando quindi l’eternità. Nella filosofia orientale, l’interazione cosmica dello Yin e dello Yang realizza le cosidette “Otto forze della natura” e queste, nel loro insieme, danno forma agli otto trigrammi del bagua (o pakua) che, a loro volta, danno origine ai sessantaquattro esagrammi dell’I Ching.
Il numero nove è il numero della generazione e della reincarnazione.Numero dispari è dinamico e attivo nella sua natura e nei suoi effetti. Indica il periodo della gestazione, nove mesi per la nascita di una nuova vita.
Il numero nove seguendo all’Otto, che indica uno stato limite, è il superamento nella creazione. Il nove ha come proprietà la permanenza. Infatti il numero nove torna sempre al suo stato antecedente e non si trasforma mai veramente, conservando uno stato fisso e immutabile.
Questa caratteristica lo accomuna al numero Uno, diventando una sua manifestazione, nella sua funzione di unicità. Il simbolo grafico del numero Nove è il cerchio, come per il numero Uno. Anche secondo Pitagora il 9 è un numero che si riproduce continuamente, in ogni moltiplicazione, e simboleggia pertanto la materia che si scompone e si ricompone continuamente. Composto da tre volte il numero Tre(la perfezione al quadrato), con l’aggiunta di un quarto tre genera il Dodici, simbolo della Perfezione assoluta. Il nove serve da dissolvente per tutti i numeri, senza che mai si associ a qualcuno, né per somma né per moltiplicazione. Il 9 è l’ultimo numero delle cifre essenziali che rappresentano il cammino evolutivo dell’uomo. E’ dunque il simbolo della realizzazione.
Il numero Dieci simboleggia la perfezione, come anche l’annullamento di tutte le cose. 10 = 1+0 = 1 illustra l’eterno ricominciare. Il Dieci è il totale dei primi quattro numeri e perciò contiene la globalità dei principi universali. Corrisponde alla Tetraktys pitagorica, che insieme al sette lo considerava il numero più importante, in quanto è formato dalla somma delle prime quattro cifre (1+2+3+4=10), esprime la totalità, il compimento, la realizzazione finale. Il numero Dieci è divino poiché perfetto, in quanto riunisce in una nuova unità tutti i principi espressi nei numeri dall’uno al nove. Per questo motivo il numero Dieci è anche denominato Cielo, ad indicare sia la perfezione che il dissolvimento di tutte le cose, per il fatto che contiene tutte le possibili relazioni numeriche.
Il numero nove seguendo all’Otto, che indica uno stato limite, è il superamento nella creazione. Il nove ha come proprietà la permanenza. Infatti il numero nove torna sempre al suo stato antecedente e non si trasforma mai veramente, conservando uno stato fisso e immutabile.
Questa caratteristica lo accomuna al numero Uno, diventando una sua manifestazione, nella sua funzione di unicità. Il simbolo grafico del numero Nove è il cerchio, come per il numero Uno. Anche secondo Pitagora il 9 è un numero che si riproduce continuamente, in ogni moltiplicazione, e simboleggia pertanto la materia che si scompone e si ricompone continuamente. Composto da tre volte il numero Tre(la perfezione al quadrato), con l’aggiunta di un quarto tre genera il Dodici, simbolo della Perfezione assoluta. Il nove serve da dissolvente per tutti i numeri, senza che mai si associ a qualcuno, né per somma né per moltiplicazione. Il 9 è l’ultimo numero delle cifre essenziali che rappresentano il cammino evolutivo dell’uomo. E’ dunque il simbolo della realizzazione.
Il numero Dieci simboleggia la perfezione, come anche l’annullamento di tutte le cose. 10 = 1+0 = 1 illustra l’eterno ricominciare. Il Dieci è il totale dei primi quattro numeri e perciò contiene la globalità dei principi universali. Corrisponde alla Tetraktys pitagorica, che insieme al sette lo considerava il numero più importante, in quanto è formato dalla somma delle prime quattro cifre (1+2+3+4=10), esprime la totalità, il compimento, la realizzazione finale. Il numero Dieci è divino poiché perfetto, in quanto riunisce in una nuova unità tutti i principi espressi nei numeri dall’uno al nove. Per questo motivo il numero Dieci è anche denominato Cielo, ad indicare sia la perfezione che il dissolvimento di tutte le cose, per il fatto che contiene tutte le possibili relazioni numeriche.
La comparazione della simbologia numerica e geometrica fa scoprire un’analogia tra il Dieci ed il punto entro il cerchio: nella tradizione esoterica il valore numerico di un centro o punto è uno, mentre quello di una circonferenza è nove, numero che moltiplicato per qualsiasi altro dà, per addizione delle cifre costituenti il risultato, sempre e soltanto sé stesso, esattamente come una circonferenza perpetuamente ritornante sul proprio tracciato. Tale simbologia suggerisce l’ipotesi che la decade rappresenti la perfezione relativa allo spazio-tempo circolare, ovvero la divina immanenza. Il Dieci indica il cambiamento che permette all’iniziato di evolvere, di crescere e di elevarsi spiritualmente.
Il numero Undici, insieme al Ventidue e al Trentatre è un numero maestro erappresenta la potenza, la giustizia e il potere acquisito per meriti e valori in senso positivo. In senso negativo il numero Undici rappresenta, invece, la paura e la decadenza morale. Considerato come la via della maturità spirituale e della conoscenza oltre il limite della comprensione umana, è associato a una forte intuizione e una grande apertura mentale. Idealismo e visione d’insieme sono aggettivi propri del numero Undici che è armonizzato con i ritmi del suo numero base, cioè il 2 (11 = 1+1=2). In questo modo si fondono sia la geniale ispirazione propria del numero Undici che le forti capacità intuitive tipiche del numero 2. Questa combinazione erge il numero 11 a simbolo visionario e profetico. Caratterizzato dalla uguale presenza sia di proprietà maschili che femminili è sovente associato a segreti, legami e vincoli. E’ il numero degli amori clandestini, degli affari loschi e dei segreti personali. Il numero Undici è numero primo ed è palindromo di se stesso. Nell’alfabeto ebraico la 11esima lettera è la kaf (la lettera K, C dell’alfabeto latino), con valore numerico di 20 e rappresenta la corona e la realizzazione.
Il numero Undici, insieme al Ventidue e al Trentatre è un numero maestro erappresenta la potenza, la giustizia e il potere acquisito per meriti e valori in senso positivo. In senso negativo il numero Undici rappresenta, invece, la paura e la decadenza morale. Considerato come la via della maturità spirituale e della conoscenza oltre il limite della comprensione umana, è associato a una forte intuizione e una grande apertura mentale. Idealismo e visione d’insieme sono aggettivi propri del numero Undici che è armonizzato con i ritmi del suo numero base, cioè il 2 (11 = 1+1=2). In questo modo si fondono sia la geniale ispirazione propria del numero Undici che le forti capacità intuitive tipiche del numero 2. Questa combinazione erge il numero 11 a simbolo visionario e profetico. Caratterizzato dalla uguale presenza sia di proprietà maschili che femminili è sovente associato a segreti, legami e vincoli. E’ il numero degli amori clandestini, degli affari loschi e dei segreti personali. Il numero Undici è numero primo ed è palindromo di se stesso. Nell’alfabeto ebraico la 11esima lettera è la kaf (la lettera K, C dell’alfabeto latino), con valore numerico di 20 e rappresenta la corona e la realizzazione.
Nella mitologia greca gli dèi principali del monte Olimpo sono dodici come dodici sono le “fatiche” di Eracle (Ercole per la mitologia romana) e il numero dei Titani e delle Titanidi. Nella letteratura medievale, dodici sono i Paladini diCarlo Magno e dodici sono i Cavalieri della Tavola Rotonda alla corte di re Artù.Il numero Dodici viene considerato il più sacro tra i numeri, insieme al Tree al Sette. Il numero Dodici è in stretta relazione con il Tre, poiché la sua riduzione equivale a questo numero (12 = 1 + 2 = 3) e poiché è dato dalla moltiplicazione di 3 per 4. Il numero Dodici indica la ricomposizione della totalità originaria, la discesa in terra di un modello cosmico di pienezza e di armonia. Infatti indica la conclusione di un ciclo compiuto. Il Dodici è il simbolo della prova iniziatica fondamentale, che permette di passare da un piano ordinario ad un piano superiore, sacro. Il Dodici possiede un significato esoterico molto marcato in quanto è associato alle prove fisiche e mistiche che deve compire l’iniziato. Superate le prove induce ad una trasformazione, in quanto il passaggio si compie su prove difficili, le uniche che portano ad una vera crescita.
In molte culture i riti iniziatici si compiono all’età di Dodici anni, dopo di che si entra in un’età adulta. Per concludere, citiamo un passo di Corinne Morel pubblicato nel Dizionario dei simboli, dei miti e delle credenze (Giunti Editore, 2006): «Il dodici segna l’ingresso nella pubertà e dunque induce l’idea di una trasformazione radicale [...che] si fonda su un passaggio molto difficile e faticoso che è il solo che davvero porta a crescere. È per questo che il dodici traduce implicitamente gli ostacoli, i passaggi difficili, gli enigmi da risolvere. Nella maggior parte delle società, i riti iniziatici, destinati a far accedere allo stato di adulto, si praticano nel dodicesimo anno di età».
Il numero Tredici indica la rottura dell’armonia, incarnando il disordine. Infatti, è il numero che con l’aggiunta di una unita al Dodici, interrompe la ciclicità, obbligando ad una trasformazione radicale.
Il significato del Tredici è negativo: infatti è detto aritmico, rompendo la legge dell’equilibrio e della continuità.
L’unità, aggiunta al Dodici, costituisce causa di destabilizzazione all’armonia ottenuta. Dalla riduzione del numero Tredici (13 = 1 + 3 = 4) si ottiene ilQuattro, che indica stabilità, solidità e certezza, mentre il Tredici al contrario indica l’instabilità e l’incertezza. Nella numerologia il 13 rappresenta l’Alchimista e risulta in stretta relazione con l’universo dei sensi e delle forme. Contiene in sé il principio dell’ineluttabilità del cambiamento, il significato di questo concetto, è un monito a non aggrapparsi a ciò che non sostiene più l’evoluzione. Il numero karmico Tredici, quindi, rappresenta la morte, la trasformazione e la rinascita. Chi vive sotto l’influenza del numero Tredici avrà la concreta possibilità di riparare o di completare ciò che nelle vite passate è rimasto incompiuto.
Il significato del Tredici è negativo: infatti è detto aritmico, rompendo la legge dell’equilibrio e della continuità.
L’unità, aggiunta al Dodici, costituisce causa di destabilizzazione all’armonia ottenuta. Dalla riduzione del numero Tredici (13 = 1 + 3 = 4) si ottiene ilQuattro, che indica stabilità, solidità e certezza, mentre il Tredici al contrario indica l’instabilità e l’incertezza. Nella numerologia il 13 rappresenta l’Alchimista e risulta in stretta relazione con l’universo dei sensi e delle forme. Contiene in sé il principio dell’ineluttabilità del cambiamento, il significato di questo concetto, è un monito a non aggrapparsi a ciò che non sostiene più l’evoluzione. Il numero karmico Tredici, quindi, rappresenta la morte, la trasformazione e la rinascita. Chi vive sotto l’influenza del numero Tredici avrà la concreta possibilità di riparare o di completare ciò che nelle vite passate è rimasto incompiuto.
Il numero Quattordici rappresenta la libertà, l’esplorazione e il costante cambiamento. L’energia del Quattro educa a vivere nel mondo materiale e sensuale senza smarrire il legame con le radici trascendentali e spirituali dell’essere. Le persone influenzate dal numero Quattordici hanno la grande occasione di apprendere l’uso del libero arbitrio con saggezza ed equilibrio.
Per imparare la “lezione” è richiesto all’individuo un gran lavoro sia fisico che psicologico e un alto senso di responsabilità per tener fede alle promesse senza avere l’insana illusione di sperperare tempo e risorse. In altre parole, si tratta semplicemente di valorizzare le qualità del numero Cinque, evitando gli eccessi e le fasi altalenanti in cui si imbatte ilQuattordici: eccessi e squilibri dovuti a gravi limitazioni, subite o autoimposte in vite passate, della propria libertà. La capacità di indagare e di adattarsi proprie del numero Cinque non faranno altro, quindi, che portare giovamento al Quattordici che tenderà così a mantenere sempre chiari i propri obiettivi e a coltivare la saggia visione della natura spirituale dell’esistenza umana come fondamentale punto di riferimento.
Il numero 14 rappresenta anche l’esilio, la prigionia, la debolezza, e tutte quelle cose e situazioni che redono schiavi le persone. Esprime l’impotenza anche sotto l’aspetto sessuale. Il numero Quattordici è legato all’alternarsi delle situazioni attive a quelle passive, delle attività faticose e impegnative in genere. Il numero 14 è legato agli oggetti che imprigionano altre cose, oppure a tutto quello che è utile per calmarsi e rilassarsi. Infine il 14 è anche il numero delle reazioni violente e delle offese, di coloro che vivono in esilio o che sono costretti ad emigrare.
Per imparare la “lezione” è richiesto all’individuo un gran lavoro sia fisico che psicologico e un alto senso di responsabilità per tener fede alle promesse senza avere l’insana illusione di sperperare tempo e risorse. In altre parole, si tratta semplicemente di valorizzare le qualità del numero Cinque, evitando gli eccessi e le fasi altalenanti in cui si imbatte ilQuattordici: eccessi e squilibri dovuti a gravi limitazioni, subite o autoimposte in vite passate, della propria libertà. La capacità di indagare e di adattarsi proprie del numero Cinque non faranno altro, quindi, che portare giovamento al Quattordici che tenderà così a mantenere sempre chiari i propri obiettivi e a coltivare la saggia visione della natura spirituale dell’esistenza umana come fondamentale punto di riferimento.
Il numero 14 rappresenta anche l’esilio, la prigionia, la debolezza, e tutte quelle cose e situazioni che redono schiavi le persone. Esprime l’impotenza anche sotto l’aspetto sessuale. Il numero Quattordici è legato all’alternarsi delle situazioni attive a quelle passive, delle attività faticose e impegnative in genere. Il numero 14 è legato agli oggetti che imprigionano altre cose, oppure a tutto quello che è utile per calmarsi e rilassarsi. Infine il 14 è anche il numero delle reazioni violente e delle offese, di coloro che vivono in esilio o che sono costretti ad emigrare.
Il numero Sedici ha il suo corrispondente grafico nella svastica. Pur essendo un numero pari, che nella simbologia numerica ha una valenza passiva, quindi di stasi, rappresenta un eccezione esprimendo lo straordinario dinamismo proprio della svastica. Il Sedici è un numero ambivalente, simboleggia le avversità, che possono essere benefiche quando portano ad un cambiamento costruttivo, mentre sono negative quando portano l’individuo alla caduta verso la distruzione.
La riduzione del Sedici lo mette in rapporto con il numero Sette (16 = 1+6 = 7) e dunque con la perfezione. Mentre come prodotto della moltiplicazione del numero Quattro per se stesso (16 = 4 x 4) è il numero della realtà concreta e della terra. Può portare al pericolo un accestivo attaccamento e radicamento. In questo caso il Sedici incarna l’orgoglio, le prove della vita, la formazione attraverso gli insuccessi e le disillusioni.
La riduzione del Sedici lo mette in rapporto con il numero Sette (16 = 1+6 = 7) e dunque con la perfezione. Mentre come prodotto della moltiplicazione del numero Quattro per se stesso (16 = 4 x 4) è il numero della realtà concreta e della terra. Può portare al pericolo un accestivo attaccamento e radicamento. In questo caso il Sedici incarna l’orgoglio, le prove della vita, la formazione attraverso gli insuccessi e le disillusioni.
Il Diciassette è considerato il numero del Tempio e dei Cavalieri Templariassumendo così un forte significato sia iniziatico che esoterico. Scindendo ilnumero 17 in 1 e 7 (17=1+7) avremo per il numero 1 il significato di Essere Unico o Cosa Unica che viene posta in relazione con la Potenza Suprema, il Polo Radiante e il Centro mistico. Il 7 invece, è il numero della Conoscenza e della Sapienza: simboleggia quindi la profonda saggezza e la ricerca della verità ma anche introspezione e meditazione. Secondo la Kabbalah ebraica il 17 ottobre dell’anno 3761 a.C. avvenne la creazione dell’Universo e la somma dei numeri che compongono l’anno (3+7+6+1) da il numero 17. Altre corrispondenze per il numero 17 le possiamo trovare nel Vangelo di Giovanni nei versi che citano la pesca miracolosa: “Ascendit Simon Petrus et traxit rete in terram plenum magnis piscibus, centum quinquaginta trium”, “Simon Pietro, sali sulla barca e porta a terra la rete piena di 153 grossi pesci”. Il numero 153 è dato dalla somma di tutti i numeri interi da 1 a17.
I nomi degli angeli che si possono invocare sono 17 come il numero dei demoni evocabili. La stella a 8 punte posta sul capo della Vergine Maria ha 16 lati più 1 centro che sommati fa 17.
Secondo un’antica credenza popolare il 17 simboleggia anche l’arrivo di eventi funesti. Ma com’è nata questa superstizione che ha portato questo numero a essere considerato portatore di sfortuna? L’ipotesi forse più rispondente alla realtà si può far risalire al tempo dell’antica Roma: se, infatti, consideriamo il diciassette scritto in numero romano VXII, anagrammandolo abbiamo questo risultato: VIXI che il latino significa “vissi” quindi “sono morto”.
Il Diciotto è un numero composto e ha come divisori i numeri 1, 2, 3, 6 e 9. E’ un numero piramidale pentagonale considerato nefasto al tempo dell’antica roma. Al ricorrere del 18 di ogni mese, infatti, nessuna azione, sia pubblica che privata, era possibile compiere a meno che non fosse strettamente necessaria. In epoche più recenti il numero Diciotto, nella Francia rivoluzionaria, rappresentava una data molto importante: il 18 Brumaio, infatti, segnò il passaggio dal Direttorio al Consolato. Il numero 18, anche se non sembra, è molto ricorrente ed è stato usato per indicare diverse quantità.
Secondo un’antica credenza popolare il 17 simboleggia anche l’arrivo di eventi funesti. Ma com’è nata questa superstizione che ha portato questo numero a essere considerato portatore di sfortuna? L’ipotesi forse più rispondente alla realtà si può far risalire al tempo dell’antica Roma: se, infatti, consideriamo il diciassette scritto in numero romano VXII, anagrammandolo abbiamo questo risultato: VIXI che il latino significa “vissi” quindi “sono morto”.
Il Diciotto è un numero composto e ha come divisori i numeri 1, 2, 3, 6 e 9. E’ un numero piramidale pentagonale considerato nefasto al tempo dell’antica roma. Al ricorrere del 18 di ogni mese, infatti, nessuna azione, sia pubblica che privata, era possibile compiere a meno che non fosse strettamente necessaria. In epoche più recenti il numero Diciotto, nella Francia rivoluzionaria, rappresentava una data molto importante: il 18 Brumaio, infatti, segnò il passaggio dal Direttorio al Consolato. Il numero 18, anche se non sembra, è molto ricorrente ed è stato usato per indicare diverse quantità.
Nel calendario Maya un anno era composto da diciotto mesi ognuno dei quali aveva una durata di 20 giorni con un resto di 5 giorni. I Druidi utilizzavano l’alfabeto degli alberi, denominato Ogham, per riti divinatori. Questo alfabeto si componeva di diciotto lettere (5 vocalie e 13 consonanti); ciascuna di queste lettere prendeva il nome dell’albero del quale è l’iniziale. Le anime dei Giusti, citate nella Bibbia, giungono su diciotto colonne profumate mentre la letteratura buddhista menziona le diciotto condizioni di Buddha. Restando in ambito buddhista, sono diciotto i capitoli del Bhagavad-Gita mentre i Bonzi, durante le loro preghiere, usano un rosario composto da 18 grani. Oltre a queste curiosità, il numero Diciotto, essenzialmente femminile, nella simbologia esoterica rappresenta il carattere ricettivo, creativo e intuitivo dell’individuo.
La riduzione del Diciotto è il nove (18 = 1 + 8 = 9), con il quale condivide un’energia simile, essendo un numero femminile rappresenta la donna, nel senso di madre che genera una nuova vita.
La riduzione del Diciotto è il nove (18 = 1 + 8 = 9), con il quale condivide un’energia simile, essendo un numero femminile rappresenta la donna, nel senso di madre che genera una nuova vita.
Il 21 è indubbiamente un numero che negli ultimi tempi ha avuto un forte impatto simbolico a causa dell’ormai famosa profezia Maya che vedeva nel21/12/2012 la fine de mondo o un nuovo inizio. Generalmente, il significato del numero Ventuno è la fortuna, la stabilità economica, successo nella vita e un maggiore soddisfazione ed elevazione personale.
Un significato simile possiamo riscontrarlo nei tarocchi come ad esempio il successo, poi la sicurezza e il “lieto fine”. Nella numerologia (21 = 7 x 3) rappresenta la terna del cammino umano il quale si conclude appunto col numero 21 ed è il suo simbolo è la spirale. In ambito religioso, essendo il prodotto di due numeri sacri, il numero Sette e ilnumero Tre, il Ventuno viene considerato il numero della perfezione. È La ventunesima lettera dell’alfabeto ebraico, la “shin”, il cui valore numerico è 300 ed esprime il potere divino e nello stesso tempo la corruzione.
Il significato cabalistico del numero 21 è: “L’amicizia sincera da un lato aiuta a sopravvivere, dall’altro difende da tutti i nemici”. Viene abbinato ad una serie di figure come ad esempio la donna, la fattoria, il barbiere, l’età, il naso, il panico, l’epidemia, la guida, il rapimento, la carezza, la cinghia e lo zoo.
Il Ventuno è il numero della fedeltà, della fiducia e della lealtà; del coraggio, delle amicizie vere, delle leggi e dei diritti civili. Al numero Ventuno sono collegate anche le azioni coraggiose; la difesa dei più deboli e il mantenimento delle promesse. È anche il numero dei libri, dei codici, delle tasse, dei testamenti, del padrino, del tutore e delle leggi del branco. Alcune curiosità legate al numero Ventuno sono: gli animali abbinati ad esso come l’aquila, il lupo, il leone. È l’ottavo numero della serie di Fibonacci; è il numero di volte che viene intonato il Mantra Om durante l’Aumkara, un’antica pratica induista. Il numero 21 come le lettere dell’alfabeto italiano e infine nella smorfia rappresenta la donna nuda.
Il numero 22 ha molti riferimenti alla tradizione biblica. Infatti possiamo ritrovare il numero 22 nelle lettere dell’alfabeto ebraico. Ventidue sarebbero, secondo la tradizione ebraica, i libri del Vecchio Testamento; come 22sono gli elementi che l’onnipotente creò durante i 6 giorni della creazione. Al momentio della creazione, Dio in effetti si limitò solo a nominare tutte le cose create e che immediatamente, tramite l’invocazione del loro nome preciso, si manifestarono e vennero così create dal nulla. questo perchè il nome contiene in sè l’essenza stessa della cosa creata. In virtù del fatto che Dio è l’artefice di tutto il creato, i 22 nomi si riferiscono dunque a “tutto ciò che esiste”. Così proprio nel numero 22 è racchiuso il segreto della creazione dell’universo da parte di Dio. L’individuo 22 si configura come un dominatore, ed emerge tra tutti quelli che gli stanno intorno distinguedosi in modo definito e singolare, come allo stesso modo Dio è separato e distinto dalla stessa creazione.
L’interpretazione cabalistica del numero 22 e il suo significato nascosto indica che tale nuneroè associato sia agli scontrosi e iracondi che alle persone serie e rispettose ma nello stesso tempo rigide. Nelle circostanze e negli ambienti in cui si riscontra il numero ventidue, la sensazione è quella di un crescente nervosismo e un aumento della tensione in generale. Inoltre il 22 è legato a soggetti che spesso richiamano al dovere e alle persone maleducate.
Un significato simile possiamo riscontrarlo nei tarocchi come ad esempio il successo, poi la sicurezza e il “lieto fine”. Nella numerologia (21 = 7 x 3) rappresenta la terna del cammino umano il quale si conclude appunto col numero 21 ed è il suo simbolo è la spirale. In ambito religioso, essendo il prodotto di due numeri sacri, il numero Sette e ilnumero Tre, il Ventuno viene considerato il numero della perfezione. È La ventunesima lettera dell’alfabeto ebraico, la “shin”, il cui valore numerico è 300 ed esprime il potere divino e nello stesso tempo la corruzione.
Il significato cabalistico del numero 21 è: “L’amicizia sincera da un lato aiuta a sopravvivere, dall’altro difende da tutti i nemici”. Viene abbinato ad una serie di figure come ad esempio la donna, la fattoria, il barbiere, l’età, il naso, il panico, l’epidemia, la guida, il rapimento, la carezza, la cinghia e lo zoo.
Il Ventuno è il numero della fedeltà, della fiducia e della lealtà; del coraggio, delle amicizie vere, delle leggi e dei diritti civili. Al numero Ventuno sono collegate anche le azioni coraggiose; la difesa dei più deboli e il mantenimento delle promesse. È anche il numero dei libri, dei codici, delle tasse, dei testamenti, del padrino, del tutore e delle leggi del branco. Alcune curiosità legate al numero Ventuno sono: gli animali abbinati ad esso come l’aquila, il lupo, il leone. È l’ottavo numero della serie di Fibonacci; è il numero di volte che viene intonato il Mantra Om durante l’Aumkara, un’antica pratica induista. Il numero 21 come le lettere dell’alfabeto italiano e infine nella smorfia rappresenta la donna nuda.
Il numero 22 ha molti riferimenti alla tradizione biblica. Infatti possiamo ritrovare il numero 22 nelle lettere dell’alfabeto ebraico. Ventidue sarebbero, secondo la tradizione ebraica, i libri del Vecchio Testamento; come 22sono gli elementi che l’onnipotente creò durante i 6 giorni della creazione. Al momentio della creazione, Dio in effetti si limitò solo a nominare tutte le cose create e che immediatamente, tramite l’invocazione del loro nome preciso, si manifestarono e vennero così create dal nulla. questo perchè il nome contiene in sè l’essenza stessa della cosa creata. In virtù del fatto che Dio è l’artefice di tutto il creato, i 22 nomi si riferiscono dunque a “tutto ciò che esiste”. Così proprio nel numero 22 è racchiuso il segreto della creazione dell’universo da parte di Dio. L’individuo 22 si configura come un dominatore, ed emerge tra tutti quelli che gli stanno intorno distinguedosi in modo definito e singolare, come allo stesso modo Dio è separato e distinto dalla stessa creazione.
L’interpretazione cabalistica del numero 22 e il suo significato nascosto indica che tale nuneroè associato sia agli scontrosi e iracondi che alle persone serie e rispettose ma nello stesso tempo rigide. Nelle circostanze e negli ambienti in cui si riscontra il numero ventidue, la sensazione è quella di un crescente nervosismo e un aumento della tensione in generale. Inoltre il 22 è legato a soggetti che spesso richiamano al dovere e alle persone maleducate.
Il numero maestro Trentatre raffigura l’amore profondo e incondizionato. Simbolo di impegno totale il Trentatre tende a conservare le tradizioni, soprattutto quelle che riguardano il nucleo familiare. Ha cura del benessere delle altre persone addossandosi spesso grandi responsabilità. Da tempo considerato ilnumero di Cristo, il possiede un’innata capacità di amare in maniera assoluta e senza riserve.
La potente energia del numero Trentatre, se non viene compresa e indirizzata, corre il fondato rischio di trasformarsi in forza esplosiva: questo può avvenire perché la naturale capacità si espande nei casi della doppia cifra e la persona agisce seguendo l’ispirazione di una fonte superiore.
Quindi, per utilizzare al meglio questo genere di energia, le persone sotto l’influenza del numero maestro Trentatre dovrebbero seguire tutti i principi di una corretta vita all’insegna dell’elevazione spirituale.
l’interpretazione del Numero Trentatre è legata anche alle passioni, ai sentimenti dei nonni o degli anziani in generale; non solo ma è anche alle relazioni extraconiugali e influenza la capacità di sognare o avere un rapporto sessuale con una persona anziana. In generale il numero 33 esprime tutta una serie di azioni che normalmente si compiono da giovani invece che in età avanzata. Simbolicamente il numero 33 è rappresentato dalla monaca, dalla pensione o dai recipienti in genere. E’ il numero che rappresenta la Cabala stessa con tutti i suoi segreti mistici che essa contiene.
Il numero Quaranta, nella letteratura ebraica indica, in modo generale, la quantità di tempo spesa alla presenza di Dio. Infatti, più di una volta, sia nel Nuovo che nel Vecchio Testamento troviamo il numero 40: Il popolo ebraico trascorse 40 anni nel deserto prima di raggiungere la Terra Promessa e lo stesso Mosè, che guidò la traversata, trascorse quaranta giorni e quaranta notti sul monte Sinai. Anche Gesù trascorre 40 giorni nel deserto prima di iniziare la sua opera di predicazione. Il profeta Elia, perseguitato dalla perfida regina Gezabele, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al Monte Oreb (Monte Sinai), dove il Signore gli rivolse la parola. Tra l’altro, il numero Quaranta rappresenta, sempre per gli ebrei, il tempo di una generazione. In termini prettamente esoterici, il numero Quaranta partecipa allo stesso significato delnumero Tredici, rappresentando, quindi, la morte simbolica. Infatti, il numero 40 indica la prova iniziata, il trapasso che permette una seconda nascita, quella spirituale.
La potente energia del numero Trentatre, se non viene compresa e indirizzata, corre il fondato rischio di trasformarsi in forza esplosiva: questo può avvenire perché la naturale capacità si espande nei casi della doppia cifra e la persona agisce seguendo l’ispirazione di una fonte superiore.
Quindi, per utilizzare al meglio questo genere di energia, le persone sotto l’influenza del numero maestro Trentatre dovrebbero seguire tutti i principi di una corretta vita all’insegna dell’elevazione spirituale.
l’interpretazione del Numero Trentatre è legata anche alle passioni, ai sentimenti dei nonni o degli anziani in generale; non solo ma è anche alle relazioni extraconiugali e influenza la capacità di sognare o avere un rapporto sessuale con una persona anziana. In generale il numero 33 esprime tutta una serie di azioni che normalmente si compiono da giovani invece che in età avanzata. Simbolicamente il numero 33 è rappresentato dalla monaca, dalla pensione o dai recipienti in genere. E’ il numero che rappresenta la Cabala stessa con tutti i suoi segreti mistici che essa contiene.
Il numero Quaranta, nella letteratura ebraica indica, in modo generale, la quantità di tempo spesa alla presenza di Dio. Infatti, più di una volta, sia nel Nuovo che nel Vecchio Testamento troviamo il numero 40: Il popolo ebraico trascorse 40 anni nel deserto prima di raggiungere la Terra Promessa e lo stesso Mosè, che guidò la traversata, trascorse quaranta giorni e quaranta notti sul monte Sinai. Anche Gesù trascorre 40 giorni nel deserto prima di iniziare la sua opera di predicazione. Il profeta Elia, perseguitato dalla perfida regina Gezabele, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al Monte Oreb (Monte Sinai), dove il Signore gli rivolse la parola. Tra l’altro, il numero Quaranta rappresenta, sempre per gli ebrei, il tempo di una generazione. In termini prettamente esoterici, il numero Quaranta partecipa allo stesso significato delnumero Tredici, rappresentando, quindi, la morte simbolica. Infatti, il numero 40 indica la prova iniziata, il trapasso che permette una seconda nascita, quella spirituale.
Fonte: http://www.mitiemisteri.it/
FOTO:http://www.mf69.eu
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