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Il Capodanno con violenza di Colonia giorno dopo giorno assume contorni sempre più inquietanti. Perché secondo quanto riportato dal Messaggero la notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio è successo qualcosa di gravemente anomalo non solo in Germania ma anche in Austria, Finlandia, Svizzera. Davanti alle polemiche per la scarsità di agenti sul posto nella notte di Capodanno si è dimesso Wolfgang Albers, il capo della polizia di Colonia.
Caos, violenza, botte, provocazioni. Un incubo. Ubriachi e violenti da una parte, polizia impotente da un’altra. A Colonia poteva scapparci il morto, secondo la Polizia, e non solo lì:
Tornando a Colonia, la polizia prosegue la sua attivitàAd Amburgo sono salite a 70 le denunce per molestie. Aggressioni sessuali di massa anche a Zurigo, in Svizzera. Quella notte, mentre 125 mila persone erano accalcate attorno al lago della città, sono stati compiuti 25 furti. E proprio indagando su questi furti la polizia ha scoperto che molte delle vittime hanno subito anche aggressioni sessuali. Sei donne hanno raccontato di essere state circondate e palpeggiate da «uomini dalla pelle scura». Anche a Salisburgo, in Austria, molte donne hanno denunciato aggressioni. «La procura – ha dichiarato la portavoce della polizia, Valerie Hillebrand – sta indagando se si tratti di aggressioni organizzate». Mentre la ministra degli interni austriaca, Johanna Mikl-Leitner, ha assicurato che la polizia indagherà su ogni episodio con «tolleranza zero». «Una cosa è certa», ha detto la ministra, «noi donne non ci lasceremo limitare di un millimetro nella nostra libertà di movimento negli spazi pubblici»
A Colonia, comunque, le indagini proseguono senza sosta. Al momento sono 121 le denunce per aggressione, molestie e stupro, mentre il bilancio dei sospettati sale a 16 persone coinvolte. I responsabili non sono ancora stati identificati ma sarebbero chiaramente riconoscibili attraverso le immagini video
mentre l’opinione pubblica si chiede come i fatti di Capodanno siano potuti accadere, puntando il dito contro le forze dell’ordine
Sotto accusa la débacle della polizia, l’inadeguatezza dei politici, il comportamento dei media, che hanno raccontato in ritardo e minimizzando i fatti, e le speculazioni ideologiche di segno opposto, di chi cavalca la carta populista anti-stranieri e chi, in ossequio alla correttezza politica, tace o mistifica i fatti in nome di un malinteso concetto di integrazione. Sotto accusa in particolare la ZDF, seconda la rete pubblica, ma anche diverse altre testate liberali, accusate di aver frenato troppo su una vicenda che provoca imbarazzi
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