Il fuoco dell’Inferno, un mostro impriogionato in una stanza segreta, una maledizione e ovviamente fantasmi. Chissà quale soggezzione dovevano provare la Regina Elisabetta II e la sorella Margaret quando rumorini e scricchiolii le svegliavano di soprassalto in questo castello, nel quale passarono gli anni della giovinezza. E poi io mi lamento perchè il mio bagno mi ricorda quello di The Ring.
Il Castello di Glamis ( si legge Glams), inScozia, non si fa mancare nulla in quanto a fenomeni soprannaturali, che uno poi ci creda o meno. Vediamoli con un po’ d’ordine.
Innanzitutto la scelta del luogo. Perchè se uno deve costruirsi una proprietà da 14 mila acri, se la sceglierà bene la zona. E allora perchè non il confortevole angolino dove Macbeth fece fuori Duncan, re di Scozia? L’avete capito, già ci sono le premesse per una bella storia di fantasmi.
Non porta bene ai re scozzesi il castello di Glamis, infatti non passa molto tempo che Malcom IIviene ivi ucciso e fatto a pezzettini, nel 1034. I suoi assassini non ebbero molto tempo per vantarsi della loro impresa, dato che la loro fuga fu bloccata dal lago ghiacciato, che sotto i loro passi si aprì in una voragine, risucchiando i ribelli in un gelido abisso. Si dice che il sangue del re macchi ancora il pavimento nel luogo dell’attentato e che non sia possibile farlo venir via. Io dico, date alla nostra Ilaria una spugnetta e vi sistemerà lei l’ignominiosa macchia.
Una delle leggende più tenebrose è quella delConte di Beardie, un uomo violento e crudele. Una domenica si trovava ospite presso il Castello di Glamis e dopo una serata passata a bere e gozzovigliare, essendo passata la mezzanotte ma non essendo ancora stanco, voleva a tutti i costi trovare qualcuno con cui giocare a carte. La buona gente del Castello pare si sia rifiutata di accondiscendere, essendo peccato giocare d’azzardo nel giorno del signore. Nei suoi sbotti il conte arrivò infine a dire che pur di giocare avrebbe sfidato il diavolo in persona. Detto fatto, uno straniero bussò alla porta e si rinchiuse con il Conte in una stanza segreta a giocare. Quella notte il Conte perse non solo la partita, ma anche la sua anima e fu ingoiato nelle fiamme dell’inferno. Tuttoggi alcuni sostengono di sentirlo mentre gioca ancora la sua partita.
E dalla storia di un uomo malvagio passiamo a quella di una povera donna, colpevole solo di essere politicamente scomoda. Si tratta della Dama in Grigio, la giovane Lady Janet Douglas, moglie del sesto conte di Glamis, vissuta nel XVI secolo. Fu accusata di aver tentato di avvelenare il re Giacomo V e di essere una strega. Fu prima rinchiusa in lugubri prigioni sotterranee e infine mandata al rogo davanti al Castello di Edimburgo. Il suo fantasma comunque sarebbe tornato a casa e qui la si può vedere a piangere e pregare nella cappella del Castello di Glamis.
Concludiamo questa overture dei misteri del Castello con la terribile maledizione che si dice tormenti gli Strathmore, i signori di Glamis. Una notte fatale vennero a cercare rifugio al castello alcuni membri della famiglia degli Ogilvy, in fuga dai loro nemici, i Lindsay. Il conte di Glamis prima li accolse e poi li rinchiuse in una stanza senza cibo, finchè gli Ogilvy si rivoltarono contro la natura e divennero cannibali. E’ loro la maledizione che afflige la famiglia e a cui è legata la storia del Mostro di Glamis.
Secondo la leggenda infatti il primogenito dell’undicesimo conte pagò il prezzo della maledizione. Il bambino sarebbe nato orrendamente deforme e il conte, perchè nessuno scoprisse mai il fatto, fece dichiarare che il bambino era morto poco dopo il parto, mentre ” in realtà” lo rinchiuse in una stanza con i muri rinforzati, affinchè con la sua forza bestiale non riuscisse a evaderne. L’ubicazione della stanza è un segreto ben conservato, tramandato al figlio primogenito al compimento del ventunesimo anno d’età.
Spesso si dice che nelle leggende c’è una base di verità e forse gli Strathmore custodiscono davvero un segreto. In molti hanno cercato di svelare i misteri del castello e le risposte dei conti sono sempre state vaghe. Il tredicesimo conte, Claude Bowes-Lyon, rispose così ad un amico “Se potessi solo intuire la natura del segreto del castello, ti inginocchieresti e ringrazieresti Dio che non sia tuo da custodire”.
Fu poi il tentaivo di una moglie di un conte, che evidentemente non era familiare con il racconto di Barbablu. Un giorno approfittò dell’assenza del marito per organizzare con un gruppo di amici una caccia al tesoro come bersaglio la stanza degli orrori. La donna era convinta che la camera dovesse avere una finestra, così per individuarla il gruppo legò alla finestra di ogni stanza in cui riuscivano ad entrare un lenzuolo bianco. Quattro finestre rimasero senza lenzuolo. Prima che potessero completare la loro ricerca il conte di Glamis tornò e infuriato cacciò la moglie e la divorziò.Queste non sono che le leggende più famose che circolano sul Castello di Glamis. E’ difficile immaginare che ce ne siano altre, ma è un grande castello, signore e signori. E ha un grande giardino tutto intorno. Sì anche il giardino è infestato.
Che uno creda alle storie di fantasmi o no, tutto questo accresce il fascino romantico e misterioso del Castello di Glamis. E se vi ho incuriositi… beh… il castello è aperto per visite turistiche.
FOTO IN ALTO:https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Glamis
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