Di Ilaria Betti
"Facebook non è fatto per diffondere messaggi di incitamento all'odio e alla violenza": così ha affermato Sheryl Sandberg, direttore operativo del social network, che ha annunciato una campagna europea per combattere gli estremismi su Internet. L'iniziativa si chiama "Online Civil Courage Initiative": l'obiettivo è quello di portare un milione di euro nelle casse di Ong e associazioni che si battono fermare i post razzisti e di incitamento all'odio, aumentati di pari passo al peggioramento della crisi dei rifugiati.
"Parole e discorsi simili non devono trovare posto nella nostra società, così come su Internet - ha spiegato la Sandberg -. Con il nostro progetto, possiamo riuscire a capire meglio e a rispondere in maniera adeguata alle sfide che gli estremismi online ci pongono davanti".
Facebook, negli ultimi tempi, è stato fortemente criticato per non aver saputo inasprire le proprie regole contro il bullismo online, le molestie e il linguaggio minaccioso: la campagna appena ideata è, dunque, in parte dovuta alla necessità di "porre un freno" a questo tipo di discorsi.
La nuova "Online Civil Courage Initiative" è basata a Berlino ed è supportata dal ministro della Giustizia tedesco. Parallelamente, Facebook ha iniziato a monitorare in maniera sempre più attenta i post ritenuti più pericolosi avvalendosi di un team della Bertelsmann, media company tedesca, che affiancherà il social network di Zuckerberg nel monitorare ed eventualmente eliminare i messaggi ritenuti di incitamento all'odio. Nonostante Facebook già metta al bando i commenti ritenuti offensivi o violenti, secondo i critici c'è bisogno di fare qualcosa di più e al più presto.
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