Molte cose non tornano nella ricostruzione della morte di David Bowie. Molti dettagli non detti, notizie incomplete, che portano alcuni a sospettare che sia stato lo stesso cantante britannico a decidere come uscire di scena, a ordinare a qualcuno di abbassare il sipario prima del tempo, sapendo che il cancro terminale presto lo avrebbe portato via.
La notizia della sua morte è arrivata a tre giorni dall'uscita del suo ultimo album, Blackstar, ora in vetta alle classifiche. Un disco che ha il sapore di un addio in grande stile e la coincidenza porta alcuni al sospetto.
Si legge su Repubblica:
Nulla si sa del funerale. Incerto anche il luogo del decesso, si parla di New York, ma senza conferme. Ma a insinuare i dubbi sono soprattutto le parole di Ivo Van Hove, il regista di Lazarus, il musical scritto da Bowie in scena al New York Theatre: in un'intervista non esclude che l'artista sia stato aiutato per l'ultimo passo. L'artista aveva parlato del tumore al fegato solo a pochissimi amici e collaboratori, pretendendo il riserbo assoluto. Lui stesso aveva appreso solo da poco di avere al massimo un anno da vivere, una situazione medica aggravata da sei infarti negli ultimi sei mesi (così racconta alla Bbc la biografa Wendy Leigh)
Nessun dettaglio in più trapela dalle parole della famiglia, che, dopo averne annunciato la morte, si è chiusa nel riservo assoluto. Intanto i giornali ipotizzano la cifra lasciata in eredità dal Duca Bianco alla moglie Iman e i figli Duncan e Alexandria.
Secondo il sito della rivista Fortune Bowie avrebbe lasciato circa 230milioni di dollari, il Daily Mail sostiene invece che la sua fortuna potrebbe toccare gli 800 milioni di euro.
Il concerto previsto per il 31 marzo alla Carnagie Hall diventerà un tributo alla memoria di Bowie.
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione