Di Francesco Loiacono
Delizia per i palati, simbolo dell’eccellenza gastronomica di Napoli e dell’Italia intera, ma anche un vero e proprio patrimonio dell’umanità. La pizza napoletanaè da molto tempo al centro di una battaglia per convincere l’Unesco, organismo dell’Onu che si occupa di promuovere la cultura e l’arte mondiali, a riconoscerla come come “patrimonio immateriale” dell’umanità.
L’agenzia delle Nazioni Unite ogni anno infatti, oltre ad aggiornare la lista di siti archeologici e culturali che compongono il patrimonio materiale da difendere nel mondo, aggiunge anche tradizioni o particolari produzioni artigianali a una lista di “beni orali e immateriali” che, al pari degli altri, vengono riconosciuti per la loro particolarità e la loro importanza. L’elenco di questi beni è attivo dal 2001, e comprende per l’Italia tradizioni come l’opera dei pupi siciliani e il canto a tenore dei pastori sardi.
Adesso, come riporta il sito Metropolis web, Confesercenti Napoli e Campani, l’Associazione pizzaioli napoletani, la Fondazione Univerde, Coldiretti, Fiesa eFiepet, intendono promuovere una petizione. L’obiettivo, secondo il presidente di Confesercenti Napoli e Campania Vincenzo Schiavo, è “tutelare una delle eccellenze del nostro territorio”, che “fa parte dell’artigianato, della cultura e della storia del nostro paese e merita di diventare patrimonio dell’Unesco”.
Con tale petizione si spera di dare una spinta ulteriore al riconoscimento di questo alimento da parte dell’Unesco: un primo dossier di candidatura dell’Arte della Pizza al segretariato del “Patrimonio culturale immateriale” di Parigi era stato presentato già il 26 marzo del 2011.
FONTE:http://napoli.fanpage.it/da-napoli-crociata-per-difendere-la-pizza-patrimonio-dell-umanita-unesco/
FONTE:http://napoli.fanpage.it/da-napoli-crociata-per-difendere-la-pizza-patrimonio-dell-umanita-unesco/
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