I bombardamenti della Coalizione contro l'ISIS stanno mietendo numerose vittime civili (compresi bambini) più che fermare il terrorismo

dic 13, 2015 0 comments
Fonte:Agenzia Dire
Il portale di informazione arabo Middle east eye (Mee) riporta in esclusiva l’intervista ad un abitante di Atmeh, nel nord della Siria, villaggio prossimo al confine con la Turchia. L’uomo, Muawiyya Al-Amouri, denuncia di aver perso sei dei suoi otto figli- il minore di 10 mesi, il maggiore di 10 anni- nei bombardamenti condotti dall’aviazione militare statunitense. Le sue affermazioni smentiscono quindi quanto sostenuto da Washington dall’inizio del suo intervento militare in Siria: che non ci sono civili coinvolti dai suoi attacchi, in quanto indirizzati unicamente contro obiettivi legati allo Stato islamico.
Il tragico evento e’ avvenuto l’11 agosto scorso, e ha ucciso- oltre ai sei bambini- anche tre membri di una famiglia di rifugiati che Al-Amouri aveva accolto in casa, e il quale a Mee racconta: “Un jet della Coalizione ha bombardato con sei missili la mia casa. L’hanno distrutta, e sei dei miei figli sono morti”. L’uomo si e’ salvato perche’ in quel momento era fuori. L’evento trova conferma da parte di diversi media- tra cui il New York Times del 14 agosto- e anche dalla Rete siriana per i diritti umani- Syrian Network for Human Rights, con sede a Londra.
Il Comando centrale statunitense ha confermato di aver condotto delle operazioni contro l’Isis in quel giorno, e un’inchiesta e’ stata avviata per fare luce su quanto accaduto. Tuttavia, il Comando ha infine dichiarato tramite il suo portavoce, Kyle Raines, che quanto denunciato era “falso e non credibile”, e che la zona colpita era in realta’ disabitata.
I figli di Muawiyya che hanno perso la vita nel raid aereo erano 5 femmine e un maschio: Fatima, 10 anni, Hayat di 9, Amina di 7, Asia di 5, Marwa di 4 e infine il piccolo Abdullah di soli 10 mesi. La Rete siriana a ottobre scorso ha denunciato che dall’inizio dell’intervento delle Forze della coalizione a guida statunitense i civili rimasti uccisi sono stati 243.
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By Telesur
Global Research, December 06, 2015

L’accusa è stata fatta dal padre di 6 figli, Muawiyya al-Amouri, che ha detto al Middle East Eye che il Governo USA stava cercando di coprire le morti dei membri della sua famiglia e anche quelle dei rifugiati che stavano nella sua casa in quel momento.
“Un aereo appartenente all’alleanza ha bombardato la mia casa con 6 missili, che hanno distrutto la mia casa e i miei figli sono morti. Avevo in casa alcuni rifugiati da Ariha [vicino alla città di Idlib] ed anche loro sono morti,” ha detto Amouri
Amouri, che non si trovava in casa in quel momento, ha detto che 5 delle sue figlie sono state uccise: Fatimah, di 10anni; Hayat, di 9; Amina, di 7; Asia, di 5 e Marwa, di 4 ed anche il figlio di 10 mesi, Abdullah.
Le accuse sono state fatte precedentemente da altri parenti di Amouri, nell’agosto scorso, contro gli USA , secondo un articolo del New York Times e Washington aveva ordinato che si indagasse sul caso.
Tuttavia, il resoconto di giovedì ha detto che il Comando Centrale Americano ora sta dicendo che le uccisioni non sono avvenute e che gli attacchi aerei ad Atmeh hanno avuto come obbiettivo il gruppo dello Stato Islamico li presente.
“L’obbiettivo era (un gruppo dello Stato Islamico) nell’area vicino ad Atmeh. Ed è stata in incursione vittoriosa da parte della Coalizione”  ha scritto il portavoce del comando centrale il Maggiore Tim Smith, in una email al Middle East Eye. 

“La Coalizione si prende molto tempo per fare ricerca nello sviluppo di nuovi obbiettivi , per assicurare il massimo effetto contro (il gruppo dello Stato Islamico) e per minimizzare il potenziale di vittime civili . Nessuna evidenza collega vittime o feriti alla incursione della Coalizione”
Nonostante i militari USA affermino di aver avuto per obbiettivo il gruppo dello Stato Islamico, Amouri ed altri residenti hanno detto che il gruppo estremista era stato sopraffatto da ribelli locali agli inizi del 2014 e quindi non era presente ad Atmeh.
Al-Amouri ha detto che il gruppo dello Stato Islamico “ non era nell’area da almeno due anni”. Questa è casa mia. La mia casa. Era occupata da me, I miei figli ed alcuni rifugiati . Tutti civili”
Gli osservatori ed analisti della Siria, sottolineano anche che né il gruppo dello Stato Islamico né il Fronte Nusra, affiliato ad Al-Quaida, anch’essi obbiettivi della coalizione guidata dagli USA, hanno alcuna presenza ad Atmeh.
“ Non è Nusra, non è l’affiliato a Nusra. Non c’è un gruppo Islamico nell’area , che è molto a est”, ha detto Robert Ford, ex ambasciatore in Siria, al sito Daily Beast , nell’agosto scorso , dopo l’incursione aerea.
Secondo il Middle East Eye, il Comando Centrale USA inizialmente aveva negato dei resoconti sull’attacco, ma successivamente ha detto questo era stato causato dalla confusione sulla sillabazione del nome della città, facendo cosi intendere che Washington sta cercando di insabbiare le uccisioni. Gli USA e i suoi alleati hanno cominciato incursioni aeree contro il gruppo estremista in Siria, nel settembre 2014 e ad ora ha ammesso di aver ucciso civili.

In Settembre, gli USA e 10 dei suoi alleati nella regione, formarono una coalizione di gruppo Stato anti-islamico che ad ora ha eseguito piu’ di 2800 incursioni in Siria, L’esercito americano ha portato avanti piu’ del 95% di quelle incursioni aeree, secondo la Reuters
Tuttavia dall’inizio delle operazioni in Siria , il Dipartimento della Difesa USA, ha ammesso, solo in maggio, un incidente in cui civili siriani sono stati uccisi, ovvero l’uccisione di due bambini siriani in un attacco aereo del novembre 2014, vicino alla città di Harim.
Tuttavia il gruppo di monitoraggio, Syrian Observatory for Human Rights,  in UK ha detto mercoledi di aver documentato l’uccisione di almeno 250 civili, per mano della coalizione condotta dagli USA, nel periodo tra settembre 2014 e il 23 novembre 2015.
Il gruppo ha anche detto che almeno 3952 persone sono state uccise in Siria, nella campagna condotta dagli USA.
Traduzione di Cristina Bassi

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