Di Monia Sangermano
Tra qualche giorno, l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, Papa Francescodarà il via al Giubileo straordinario delle Misericordia, ovvero una delle più antiche tradizioni della religione cristiana, con l’apertura della Porta Santa. Ma non tutti sanno qual è il vero significato di questo evento. Partiamo proprio dal nome, il quale deriva dalla parola ebraica yòbel, ovvero il corno d’ariete il cui suono dava inizio all’anno santo ebraico, dedicato al riposo della terra e alla liberazione degli schiavi.
Nel mondo cristiano, invece, ha sempre coinciso con l’anno in cui il Papa concede l’indulgenza, ovvero la remissione dei peccati, ai fedeli che, recandosi in pellegrinaggio a Roma, prendono parte a riti religiosi dedicati proprio a questo. Si tratta di una importante usanza religiosa che affonda le sue radici nel IV secolo a.C. e che, troppo spesso nei secoli successivi, ha prodotto degenerazioni, corruzione politica, problemi di sicurezza (che come vedremo non sono solo le minacce terroristiche dei giorni nostri), crudeli esecuzioni e loschi affari di ambigui personaggi di potere.
Il primo Giubileo ebbe luogo nel 1300 e fu indetto da Papa Bonifacio VIII, ma già da centinaia di anni i pellegrini si recavano a Roma per le indulgenze, tanto che dal VII secolo d.C., non fu più Gerusalemme la prima città santa, ma proprio l’attuale capitale italiana, che ospitava i successori di Pietro e le tombe apostoliche. Bonifacio, dunque, ufficializzò un’usanza che esisteva già da tempo, creando intorno all’evento un indotto non indifferente. E fu proprio nel 1300, quando migliaia di fedeli si radunarono a San Pietro chiedendo l’indulgenza, che il pontefice indisse il primo Anno Santo. Avrebbero ottenuto il perdono dei propri peccati solo coloro i quali, dopo essersi confessati, avessero visitato per 30 giorni, nel caso dei romani, e per 15, nel caso dei pellegrini, le basiliche di San Pietro e San Paolo. Quell’anno, inoltre, si decise che il Giubileo si sarebbe svolto ogni 100 anni. i Giubilei straordinari, come quello di quest’anno, sono arrivati solo in un secondo momento. Allo stesso modo, in seguito, cambiarono le modalità in cui veniva concessa la remissione dei peccati.
Il primo Giubileo che possiamo considerare moderno avvenne nel 1950, quando per la prima volta i pellegrini si recarono a Roma in aereo. La Capitale fu letteralmente invasa da 2 milioni e mezzo di persone. Nel 2000, poi, arrivò un altro “segno di modernità”: Papa Giovanni Paolo II estese l’indulgenza anche a chi seguiva le celebrazioni tramite radio e televisione.
A breve, dunque, si aprirà il Giubileo che sarà celebrato da Papa Francesco, e avverrà in un momento storico per niente tranquillo, se mai ce ne sia stato uno diverso, in cui la minaccia terroristicaè più reale che mai. Ma i fedeli si sono già detti decisi: affronteranno lo stesso le restrizioni e i rischilegati al problema della sicurezza, ma si recheranno al cospetto del Pontefice più motivati che mai.
Commenti
Posta un commento
Partecipa alla discussione