Francia, domenica al ballottaggio: tutte le forze in campo
http://www.intelligonews.it/articoli/11-dicembre-2015/34387/francia-domenica-al-ballottaggio-tutte-le-forze-in-campo
Domenica se vince Marine Le Pen e il suo Front National "scoppia la guerra civile" per il premier Valls e giù polemiche. Ma quale partita si gioca esattamente? Dopo che il partito socialista ha deciso di ritirare le proprie liste nelle regioni in cui i suoi candidati nonerano in grado di sconfiggere il Front National, la situazione si fa in salita per il partito nazionalista. Les Républicains (LR) ha deciso di seguire la linea del 'ni-ni' (nè fusione con il Ps nè ritiro di fronte al FN), malgrado le contestazioni, alcune delle quali anche interne.
Ma ecco lo specchietto, come riporta l'Adnkronos, che bene analizza la partita!
Due duelli tra destra e Front National
Nel Nord-Pas-de-Calais-Picardie, la presidente del FN, Marine Le Pen, affronterà Xavier Bertrand (LR-UDI, Union Démocrates et Indépendents eMoDem, Mouvement Démocrate). Al primo turno, con il 40,64 %, Le Pen era in testa di 15 punti su Xavier Bertrand. Ma il candidato socialista Pierre de Saintignon si è ritirato a suo vantaggio. Un sondaggio TNS-Sofres assegna al candidato di destra il 53% delle preferenze, contro il 47% del FN al secondo turno.
In Provence-Alpes-Côte d'Azur, Marion Maréchal-Le Pen (FN) si troverà davanti Christian Estrosi (Les Républicains), sostenuto dalla sinistra
dopo il ritiro di quest'ultima. I partiti di sinistra erano al 29,3 % dopo il primo turno contro il 40,55% della nipote di Marine Le Pen. Ora il sondaggio vede Estrosi al 54 e Le Pen al 47 per il prossimo turno.
'Triangolari' in dieci regioni:
Sul resto del territorio metropolitano, fatta eccezione per la Corsica, le forze in campo saranno tre: destra, sinistra e FN.
In Alsace-Champagne-Ardenne-Lorraine, il capolista socialista Jean-Pierre Masseret (16,11 %) ha mantenuto la sua lista malgrado la
linea adottata dal partito e le pressioni subite. Dovrà vedersela con Florian Philippot FN, (36,06 %) e con la lista di destra guidata da Philippe Richert (25,83).
Nell'Ile-de-France, Claude Bartolone, a capo di una lista unica di sinistra nata dalla fusione della lista EELV (Europe Ecologie-Les
Verts) di Emmanuelle Cosse (8,03 %), della lista Front de gauche di Pierre Laurent (6,63 %) e della sua (25,19 %), si opporrà alla
candidata della destra, Valérie Pécresse (30,51 %) e al candidato del FN, Wallerand de Saint-Just (18,41 %). Bartolone è indicato come
probabile vincitore con il 41,5 % contro il 41 di Pecresse.
Nei Pays de la Loire, i candidati PS e EELV hanno annunciato la fusione delle loro liste. Christophe Clergeau, capolista, affronterà
la lista di destra e centro (33,49%) e quella del FN (21,35%). Il PS e i suoi alleati avevano ottenuto il 25,75% dei voti al primo turno, e
EELV il 7,82%.
In Languedoc-Roussillon-Midi-Pyrénées, Carole Delga (PS-Parti radical de gauche) arrivata seconda con il 24,4% e Gérard
Onesta (EELV-Front de Gauche, 10,26%) sono arrivati ad un accordo per la fusione. Correranno contro il candidato di destra (18,84%) e contro il FN (31,83).
In Normandie, ad affrontarsi saranno l'ex ministro della Difesa Hervé Morin (Union de la droite, 27,91%), il frontista Nicolas Bay (27,71 %)
e la lista di unione guidata Nicolas Mayer-Rossignol (23,52 %).
In Aquitaine-Limousin-Poitou-Charentes, il presidente uscente, socialista, Alain Rousset, in testa al primo turno con il 30,39% ha
trovato un accordo per la fusione con EELV (6,5 %). Dovrà far fronte alla lista di destra di Virginie Calmels (27,19 %) e del FN di Jacques
Colombier (23,23 %).
In Auvergne-Rhône-Alpes, la lista del candidato Ps Jean-Jack Queyranneè arrivata terza (23,93 %), dopo Les Républicains (Laurent Wauquiez, 31,73 %) e FN (Christophe Boudot, 25,52 %). L'accordo per una fusione con EELV-PG (Parti de gauche) e PCF (in tutto 12,3%) potrebbe regalarela vittoria al Ps.
In Centre-Val de Loire, il PS è arrivato terzo con il 24,31%, ma i voti per la sinistra ammontano in totale al 37,2 % contro
il 30,49 ottenuto dal FN e il 26,25 della lista di destra di Philippe Vigier. L'accordo di fusione tra PS e EELV e il sostegno del Front de
gauche (4,69 %) danno una buona chance alla sinistra di spuntarla.
In Bretagna, la lista del ministro della difesa Jean-Yves Le Drian (PS), arrivata largamente in testa con il 35% circa dei voti se la vedrà al secondo turno con Marc Le Fur (Les Républicains), che ha ottenuto il 23,46 % dei voti, e Gilles Pennelle (FN ; 18,17 %). In questa regione non ci sarà fusione tra PS e EELV (6,7 %).
In Bourgogne-Franche-Comté, la capolista PS, Marie-Guite Dufay (22,99 %), dovrà affrontare Sophie Montel (FN), arrivata in testa (31,48 %) e François Sauvadet (UDI-Les Républicains, 24 %). Dufay non ha potuto operare fusioni con il Front de gauche e EELV, rimasti sotto al 5%. Ma i due partiti esortano i propri sostenitori ad appoggiare al secondo turno il PS.
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In Corsica, ad affrontarsi saranno il frontista Christophe Canioni, ilnazionalista Gilles Simeoni, sindaco di Bastia, il presidente uscente
del Consiglio esecutivo, Paul Giacobbi (DVG), e il candidato della destra riunita José Rossi. La lista Paul Giacobbi, arrivata in testa
(18,42 %), si è unita con la lista Front de gauche di Dominique Bucchini (5,56 %). Le due liste nazionaliste guidate da Gilles Simeoni
(17,62 %) e Jean-Guy Talamoni (7,72 %) hanno annunciato la loro fusione così come hanno fatto le due liste della destra guidate da
José Rossi (Les Républicains, 13,17 %) e quella di Camille de Rocca Serra (Rassembler pour la Corse, 12,70 %).
Oltremare, il duello sarà una costante. A La Réunion, il presidente uscente Didier Robert (Les Républicains - union de la droite)
affronterà Huguette Bello (ex-PCR, union de la gauche e una parte del PS locale). In Guadeloupe, un duello molto serrato opporrà Victorin
Lurel (PS) al DVG Ary Chalus. In Martinique, il presidente del Consiglio regionale Serge Letchimy (PPM-DVG) affronterà Alfred
Marie-Jeanne (MIM-REG). E in Guyane, il presidente uscente del consiglio regionale Rodolphe Alexandre (DVG), si opporrà a Alain
Tien-Liong (DVG).
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