Di Peppe Caridi
Le emissioni di anidride carbonica (CO2), principale fattore scatenante del cambiamento climatico, per la prima volta nel 2015 sono in calo in presenza di una crescita economica globale. Lo afferma uno studio diffuso oggi presso la conferenza sulclimaCOP21, in corso a Parigi. La scoperta “sorprendente” è stata pubblicata mentre le 195 nazioni riunite a Parigi entrano nella fase finale dei negoziati Onu per un accordo.
Principalmente sono i cambiamenti avvenuti in Cina, il paese che emette più gas serra al mondo, ad aver prodotto questo risultato: un calo dello 0,6 per cento nelle emissioni globali da energia prodotta da fossili, secondo quanto riferisce il giornale Nature Climate Change.
Principalmente sono i cambiamenti avvenuti in Cina, il paese che emette più gas serra al mondo, ad aver prodotto questo risultato: un calo dello 0,6 per cento nelle emissioni globali da energia prodotta da fossili, secondo quanto riferisce il giornale Nature Climate Change.
Il calo avviene in un momento di crescita economica globale, prevista al 3,1 per cento, dopo un’espansione del 3,4 per cento dello scorso anno. “Diversamente dai periodi passati in cui c’è stata poco o nessun aumento dei gas serra, negli ultimi due anni c’è stata una sostanziale crescita”, ha spiegato la rivista.
I precedenti periodi di declino delle emissioni sono stati temporanei e sono venuti in momenti di rallentamento economico, in particolare nel 2009 quando si era nel mezzo della crisi economica globale.
Sganciare le emissioni dalla dinamica della crescita economica è considerata una delle chiavi per affrontare il problema del riscaldamento globale.
Lo studio è stato realizzato da 70 scienziati, guidati da Corinne Le Quere del Tyndall Centre for Climate Research all’Università di East Anglia, Inghilterra.
I precedenti periodi di declino delle emissioni sono stati temporanei e sono venuti in momenti di rallentamento economico, in particolare nel 2009 quando si era nel mezzo della crisi economica globale.
Sganciare le emissioni dalla dinamica della crescita economica è considerata una delle chiavi per affrontare il problema del riscaldamento globale.
Lo studio è stato realizzato da 70 scienziati, guidati da Corinne Le Quere del Tyndall Centre for Climate Research all’Università di East Anglia, Inghilterra.
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