Il tema del rimpatrio forzato degli immigrati, tra cui molti messicani, che vivono negli Stati Uniti senza permesso è uno dei più affrontati nell'attuale campagna elettorale presidenziale, appoggiato soprattutto da Donald Trump. Secondo i dati pubblicati dal Pew Research Center, comunque, ci sono più messicani che stanno lasciando gli Stati Uniti di quelli che vi stanno arrivando.
Si tratta di un cambiamento epocale, dopo quattro decenni di forte immigrazione messicana. Lavorando con i dati delle autorità statunitensi e messicane, il Pew ha scoperto che tra il 2009 e il 2014 poco più di un milione di messicani, con le loro famiglie - compresi circa 100.000 bambini con meno di cinque anni nati negli Stati Uniti - sono tornati a vivere in patria, di cui solo il 14% perché obbligato dalle autorità statunitensi; nello stesso periodo, sarebbero arrivati circa 870.000 messicani, contando gli ingressi legali e illegali.
Lo scorso anno, secondo i dati delle autorità, avrebbero attraversato illegalmente il confine tra i due Stati 230.000 persone, il numero più basso dal 1971. La fine dell'ondata migratoria ha prodotto il declino del numero di messicani negli Stati Uniti: nel 2014 erano 11,7 milioni, in ribasso dal picco di 12,8 milioni nel 2007, grazie alla riduzione degli immigrati senza permesso, scesi da 6,9 a 5,6 milioni.
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