Vian Dakhil, la deputata irachena della minoranza degli Yazidi diventata famosa per le denunce sulle violenze compiute dall’Isis contro la sua comunità, ha rivolto un appello agli Yazidi di Sinjar, città strappata recentemente allo Stato islamico perchè non si lascino andare a vendette contro la popolazione locale che ha sostenuto i jihadisti.
«Solo le autorità giudiziarie possono individuare coloro che sono stati collaborazionisti dell’Isis», ha affermato la Dakhil. Parte della popolazione e dei clan tribali sunniti ha sostenuto e sostiene l’Isis nelle regioni da esso occupate.
Sinjar, nel nord-ovest dell’Iraq, è stata strappata all’Isis a metà novembre da milizie curde irachene, siriane, turche del Pkk e degli stessi Yazidi. Ma tensioni sono subito scoppiate sugli assetti futuri della regione, ciò che potrebbe accadere in futuro in altre aree liberate dalla presenza dell’Isis.
Le autorità della regione autonoma del Kurdistan iracheno hanno affermato che Sinjar è ormai parte integrante del loro territorio, e hanno intimato alle altre formazioni curde di lasciare la città. Mentre il governo centrale di Baghdad ha espresso il suo malumore per il fatto che i Peshmerga abbiano innalzato la bandiera curda sulla città.
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