Per gli antichi Celti, così come per molti altri popoli, gli alberi rappresentavano il collegamento al Mondo dello Spirito così come la connessione con i loro antenati e con il loro lignaggio.
L’Albero della Vita è un simbolo che è stato riprodotto, in diverse maniere, da molti artisti.
In tutti i casi, comunque, la sua struttura e il suo significato simbolico restano gli stessi: si tratta infatti di un albero nel quale rami e radici si intrecciano e si uniscono spesso disegnando una trama complessa che, molte volte, si rifà proprio ai famosi nodi celtici.
Secondo alcuni autori, il tronco di quest’albero rappresenta il mondo nel quale noi viviamo, le sue radici i mondi inferiori e i suoi rami i mondi superiori.
L’Albero della Vita, in Gaelico, è chiamato Crann Bethadh. In questo simbolo l’intrecciarsi dei rami, secondo la complessa struttura di nodi celtici più o meno elaborati, non serve solo a soddisfare esigenze estetiche più o meno elaborate, ma sta proprio ad indicare la complessa trama della vita nel suo senso più ampio, ove moltitudini di eventi, influenzati da molteplici fattori si intrecciano creando la realtà che noi percepiamo e quel complesso concatenarsi e correlarsi degli eventi che spesso viene definito sincronicità .
Oltre a questo significato possiamo riscontrare nell’Albero della Vita anche un altro aspetto, peraltro comune a tutte le strutture labirintiche, ovvero l’aspetto della nostra personale ricerca spirituale.
Il molteplice intrecciarsi di rami e radici rappresenta il seguire il nostro proprio sentiero di ricerca personale attraverso vie spesso apparentemente oscure, casuali ed erronee.
Tuttavia è proprio seguendo con fiducia, lo svolgersi del percorso che si giunge alla conoscenza e padronanza del sentiero che esso traccia.
L’Albero della Vita rappresenta l’infinita evoluzione del nostro Spirito e il suo continuo modificarsi attraverso il percorso che esso compie, pur tuttavia restando in qualche modo sempre uguale a se stesso.
In generale, come amuleto, esso viene utilizzato a rappresentare o portare forza, longevità e saggezza.
Per quanto ci concerne, al di la di questi significati, possiamo considerare che il simbolo dell’Albero della Vita è anche utilizzabile ai fini di un percorso meditativo interiore che ci porta ad esplorare e conoscere maggiormente noi stessi e la magia dell’Universo che ci circonda .
L’albero, costituito da radici immerse nella terra e dai fino ai rami proiettati verso il cielo, indica l’unione tra i mondi inferiori e i mondi superiori.
La natura dell’albero è tridimensionale: radici, tronco, rami, hanno una simbologia molto forte, ed è in relazione a molte triadi sacre, quella del tempo “passato, presente, futuro” e dello spazio “altezza, lunghezza, larghezza”.
L’albero è il simbolo della vita e dispensatore di ossigeno, le foglie che ciclicamente cadono e rinascono indicano il ciclo delle stagioni, quindi l’eterno ricominciare, mentre se è riempito di foglie perenni è il simbolo d’eternità , ed è per questo che si trova nei cimiteri come richiamo all’immortalità dell’anima.
L’albero è il simbolo universale di vita, ma anche simbolo di morte, difatti esso misura il tempo che passa a causa della variazione delle foglie, che variano di forma, dell’ampiezza, ma anche negli anelli del tronco, i quali indicano la storia degli esseri umani e della cara nostra terra incisa nel profondo del suo essere.
L’albero fornisce anche il legno del rogo o della bara, per questo motivo, quando associato alla morte, in realtà svolge il ruolo di gettare le basi della vita eterna, diventando così simbolo di rigenerazione.
FOTO:http://runelore.it
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