Più caldo di quello d’oca, cruelty-free, impermeabile e… amico delle farfalle: sono queste le qualità del piumino vegetale tutto naturale che stanno cominciando a produrre nel Quebec, in Canada. I protagonisti della rivoluzione in chiave verde dei tessuti caldi sono i semi dell’Asclepias, pianta considerata da sempre una semplice infestante dei campi (milkweed), che nei prossimi anni promette invece di trasformarsi in un’autentica miniera d’oro tutta da indossare. Grazie alla sua morbidezza e luminosità , la chiamano già “la Seta d’America”.
L’Ascelpias syriaca potrebbe fare la fortuna degli agricoltori: almeno i canadesi di Saint-Tite la pensano così e stanno costatando ora la produttività dei loro campi coltivati da due anni ad Asclepias, coperti d’estate da una profumata fioritura rosa antico che favorisce la biodiversità e attira come una calamita le farfalle, in particolare quelle della specie “Monarca“, capaci di attraversare migliaia di chilometri nelle loro impressionanti migrazioni di milioni di individui dalle vivaci ali disegnate di arancio e nero.
L’Asclepias è infatti la “pianta-nutrice” di questa specie di farfalla, che vi deposita le uova affinché i suoi bruchi possano alimentarsi e crescere mangiandone le foglie. La cosa bella è che questa attività delle farfalle è compatibile con le necessità produttive, che sfruttano invece soli i semi della pianta. I campi quindi danno da mangiare a chi li coltiva, oltre a costituire un’ottima “strada preferenziale” durante le migrazioni di questi insetti dal Nord al Sud, dal Canada verso il Messico.
Ma cosa fa di questi semi la preziosa materia prima in grado di proteggerci dai rigori dell’inverno?
La chiave sono i pappi, ovvero i filamenti che la pianta crea per proteggere i semi in un nido di morbidissima “bambagia”, contenuta nelle capsule dei semi (i frutti) dalla forma curiosa che ricorda dei buffi papagallini. La fibra naturale ottenuta è resistente, leggera e idrofobica, e ha superato i test di alpinisti professionistiche l’hanno indossata per verificarne le performance contro il freddo. I mezzi per la raccolta agricola si stanno perfezionando per rendere il prezzo competitivo: la domanda comunque è già alta e la produzione di quest’anno delle aziende che si sono dedicate a questo prodotto è già stata completamente venduta.
La chiave sono i pappi, ovvero i filamenti che la pianta crea per proteggere i semi in un nido di morbidissima “bambagia”, contenuta nelle capsule dei semi (i frutti) dalla forma curiosa che ricorda dei buffi papagallini. La fibra naturale ottenuta è resistente, leggera e idrofobica, e ha superato i test di alpinisti professionistiche l’hanno indossata per verificarne le performance contro il freddo. I mezzi per la raccolta agricola si stanno perfezionando per rendere il prezzo competitivo: la domanda comunque è già alta e la produzione di quest’anno delle aziende che si sono dedicate a questo prodotto è già stata completamente venduta.
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