Il documento desecretato statunitense che racconta l'inizio dell'avanzata dell’ISIS in Siria

nov 17, 2015 0 comments
Department of Defense - Isis 2
Di Claudio Messora
Come che sia, il 29 giugno del 2014 l’ISIL proclama la nascita di un califfato mondiale. Al-Baghdadi si autonomina califfo e il gruppo cambia il suo nome in IS, semplicemente “Stato Islamico”, concetto che viene rifiutato da governi e leader musulmani in ogni parte del mondo.
Il NUOVO DOCUMENTO DESECRETATO USA
Un po’ di storia era necessaria per comprendere che nel 2012 esisteva solo lo Stato Islamico dell’Iraq (ISI), ma l’ISIL non esisteva ancora. Acquisisce quindi particolare significato il contenuto del documento desecretato quest’anno, grazie alle pressioni di Judicial Watch, e redatto il 12 agosto 2012 dalla DIA, la Defense Intelligence Agency degli Stati Uniti d’America. La DIA è la componente del Dipartimento della Difesa (Department of Defense, DoD) che fornisce ai decisori politici e militari, nonché al presidente USA in persona, un servizio di intelligence sia sui governi e sugli stati delle zone calde, che sui protagonisti in genere capaci di influire sul complesso degli equilibri geopolitici, pur non essendo Stati veri e propri.
E cosa scrive, nell’agosto 2012, la Defense Intelligence Agency? Scrive che i salafiti, i fratelli musulmani e AQI (al-Qaeda Iraq) sono le principali forze che guidano l’insurrezione in Siria, e inoltre che anche l’occidente, i paesi del golfo e la Turchia vogliono far cadere Assad, mentre la Russia, la Cina e l’Iran sono dalla parte del regime.
Ecco il passaggio a cui fare riferimento:Department of Defense - Isis 1
Nel documento, a pagina 3, si spiega che al-Qaeda Iraq conosce bene la Siria perché si è addestrata lì, prima di trasferirsi in Iraq. Si dice poi che l’AQI sostiene le forze che si oppongono ad Assad e che richiama i sunniti alla guerra contro la Siria, in quanto stato infedele.
Poi, nell’analisi sulle possibili conseguenze in Iraq, sostiene che “se la situazione dovesse andare in fumo, c’è la possibilità di creare un principato salafita, dichiarato o meno, nell’est della Siria, e questo èesattamente ciò che i poteri che sostengono l’opposizione vogliono, per isolare il regime siriano“. Si ipotizza quindi che “L’ISI potrebbe anche dichiarare uno Stato Islamico attraverso la sua unificazione con altre organizzazioni terroristiche in Iraq e in Siria”.
Department of Defense - Isis 2Sappiamo dunque che le forze di opposizione ad Assad avevano bisogno della nascita dell’ISIS per abbattere il regime siriano. E lo stesso vice-presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, lo ha sostenuto (“non siamo riusciti a convincere i nostri alleati nel medio oriente a smettere di sostenere gli estremisti in Siria“, guarda il video), mentre l’ex generale Nato Wesley Ckark ha dichiarato che “I nostri amici e alleati hanno fondato l’ISIS per distruggere gli Hezbollah“.
Ora, sappiamo con certezza, che gli USA consideravano l’ISIS, fin da prima della sua comparsa, come un modo di isolare il governo siriano, ma sappiamo anche che i suoi alleati lo hanno creato e sostenuto, mentre al Fronte al-Nusra veniva consigliato un po’ di trucco per presentarsi come forza moderata e beneficiare del supporto degli Stati Uniti in termini di armi, che poi finivano però anche nelle mani dell’ISIS. E del resto non si può sapere quanti di quei 60 miliardi di dollari di armi che gli USA hanno venduto all’Arabia Saudita (cioè gli alleati del medio oriente che secondo il vice-presidente degli Stati Uniti d’America hanno finanziato l’ISIS) siano in realtà finiti nelle mani del califfato.

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