Di Lorenzo Ursica
1- Stazione di Keleti/Budapest, l’assalto ai treni. Si parte, ma tra la ressa e la confusione generale .
2- Profughi in città , il campo improvvisato. Gli ungheresi dove sono?
3- Confine Serbia/Ungheria. In marcia lungo i binari verso l’Europa. Rimanere al campo o scappare nei prati?
4- Neonazi al potere. Piccolo viaggio ad Asshotthalom, alla frontiera con la Serbia. Lo straniero, qui, non passa. Parla il sindaco neonazi di Jobbik (movimento anti-semita e neonazista) .
5- Il muro della vergogna. Detenuti al lavoro. E profughi che passano mentre si finisce di costruire la barriera.
6- Vi portiamo tra i campi, fuggendo dalla polizia, alla ricerca di un punto buono per saltare il muro ed entrare in Ungheria (siamo sul lato serbo adesso) – racconto in soggettiva .
7- Il giorno prima della chiusura totale dell’Ungheria, cerchiamo gli ultimi profughi che tentino di passare e ci avviciniamo a due metri dal muro (lo mostriamo bene agli ascoltatori) .
8- Business is business. Smugglers e taxisti avvoltoi si arricchiscono. Li vediamo sia in Ungheria che in Serbia .
9- Frontiera sigillata, la delusione degli ultimi che arrivano. Tra smarrimento e ricerca di nuovi varchi.
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